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Conte: “All’Inter c’è simbiosi, vogliamo gioia per i tifosi. Io sono venuto per…”

Foto: Sky Sport

Antonio Conte guarda tutti da lassù assieme ai suoi ragazzi: +8 sul Milan (che ha una partita in più) e addirittura a +12 sulla Juventus

Marco Macca

Ha sofferto, ha stretto i denti, probabilmente non ha mostrato la sua versione migliore. Ma la sua Inter si è portata a casa una vittoria che sa tanto di scudetto. Antonio Conte guarda tutti da lassù assieme ai suoi ragazzi. I nerazzurri sono a +8 sul Milan (che ha una partita in più) e addirittura a +12 sulla Juventus. L'1-0 in casa del Bologna cuce un pezzo di tricolore sul petto dell'Inter. E Conte, intervenuto a Sky Sport dopo il match del Dall'Ara, non può che essere soddisfatto:

Vittoria pesante

ABBRACCIO - "L'abbraccio con Oriali? Ci lega un rapporto molto forte da quando ero ct. E' inevitabile che man mano che ci si avvicina alla fine ogni vittoria diventa pesante. Vincere su un campo come Bologna contro una squadra che ti fa giocare non tranquillamente è stato un grande passo in avanti. Merito nostro. Il Bologna è un'ottima squadra, non era semplice".

GIORNATA LUNGA - "Una giornata lunghissima per noi. Dalle 12.30 in albergo inizi a guardare le partite in camera del Milan, poi quella della Roma. Giocare dopo tutti non era semplice, ma complimenti ai ragazzi. Dopo le nazionali è sempre molto difficile. Sono stati bravi a metterci la giusta attenzione, il giusto spirito. Abbiamo colto un'ottima vittoria. A loro ho detto che deve essere sugellata dal recupero contro il Sassuolo".

SCUDETTO - "Quello con Oriali non è l'abbraccio scudetto, perché si deve conquistare e deve esserci una matematica ad assegnartelo. Abbiamo 10 partite da giocare e la strada è ancora lunga. Sappiamo benissimo che il campionato italiano è difficile. Inevitabile che, man mano che diminuiscono le partite, si inizi a vedere qualcosa. Ma le altre vogliono quello che vogliamo noi, sta a noi continuare e meritare questo primo posto, che è meritato. Ma non abbiamo fatto assolutamente niente".

CAMBIARE LA STORIA - "Cosa sarebbe lo scudetto all'Inter per me? Sono stato chiamato qui per cambiare la storia degli ultimi anni. L'obiettivo era in tre anni di riuscire a vincere, o comunque di costruire qualcosa di credibile e che potesse dare orgoglio ai tifosi. Qualcosa è cambiato dall'inizio del percorso, ma dobbiamo continuare a essere concentrati. Dobbiamo incidere sul presente tramite il lavoro. Quello che succede fuori, all'esterno, ci interessa, ma al tempo stesso noi non possiamo influire su nulla fuori.

RANOCCHIA - "Non ha giocato tantissimo, ma si è sempre fatto trovare pronto. Merito suo e dell'impegno che ci mette. Merito anche dello staff, che fa lavorare tutti come se tutti dovessero giocare. Loro sanno benissimo cosa fare e sono supportati da un'ottima condizione fisica. Andrea è dietro a una nostra colonna come de Vrij, ma do loro fiducia. Stefan si allenava con noi da due giorni, se non avessi avuto fiducia in Ranocchia avrei fatto giocare de Vrij. Ma loro sanno che io mi fido di loro. Lo stesso vale per Ashley Young.

SIMBIOSI - "Si è creato qualcosa di bello tra me, lo staff e i calciatori. Sanno che sono una persona coerente e che non guardo il nome. C'è sempre una scelta volta a fare il meglio per l'Inter. Loro sanno che diamo tutto per l'Inter, si è creata una simbiosi. Ma vogliamo portare tutto fino alla fine, sarebbe bello farlo in un'annata difficile per tutti. Sarebbe bello anche per i tifosi, che non gioiscono da tanti anni e che l'anno scorso ci sono andati vicini. Quest'anno saremo più pronti".

(Fonte: Sky Sport)

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