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Inter, la falsa partenza non preoccupa Conte. L’esperienza Chelsea insegna: così la rinascita

Getty Images

Il tecnico dell'Inter non è affatto preoccupato dalla mancanza di risultati positivi nell'ultimo periodo, guarda sempre alla prestazione e alla crecita

Andrea Della Sala

Momento delicato per l'Inter che nelle ultime 7 gare ha ottenuto una sola vittoria. Domani a Bergamo contro l'Atalanta è chiamata a una reazione dopo la sconfitta contro il Real Madrid. Il tecnico dei nerazzurri Conte non è soddisfatto dei risultati, ma lo è delle prestazioni. E non è preoccupato dell'andamento attuale della squadra.

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"La squadra ha subìto tante reti, ma a volte è sembrata colpita da un vortice di circostanze episodiche e svarioni inspiegabili. Se all’inizio della scorsa stagione la furia agonistica del gruppo, marchio di fabbrica del tecnico, permetteva ai nerazzurri di portare a casa i tre punti anche da partite non giocate perfettamente, quest’anno sta girando al contrario. Non sono però gli alibi e il fato avverso a colmare i divari in classifica, Conte lo sa. E si prepara a uno scenario già vissuto ai tempi del Chelsea nel 2016/17. Il lavoro del gruppo va nella giusta direzione e quindi diventa sempre più importante completare il processo di crescita collettiva e di integrazione dei nuovi giocatori in ruoli chiave del campo", spiega Gazzetta.it.

Nella sua avventura in Premier League, dopo sei giornate il suo Chelsea procedeva lentamente, un po’ come sta accadendo in questa stagione. I londinesi avevano 10 punti in classifica, maturati in tre vittorie, un pareggio e due sconfitte. Alla fine della stagione, però, a trionfare fu proprio il Chelsea di Conte.

"Oggi l’Inter ha 11 punti in classifica, ma dalle parole dell’allenatore traspare spesso una sorta di calma sapiente, come se fosse a conoscenza del destino che lo aspetta. L’impalcatura della squadra è ottima e lo si è visto sia nello scorso campionato che nell’estate quasi perfetta di Europa League. La rosa si è pure rinforzata e quindi non c’è bisogno di allarmarsi. Su quella panchina del Chelsea lui aveva bruciato in rimonta avversari del calibro di Mourinho, Klopp e Guardiola. Il campionato è lungo e le avversarie di ottimo livello sono tante, ma per adesso il sangue rimane freddo fuori dal terreno di gioco. Durante i 90 minuti Conte si conferma il solito vulcano in eruzione, ma dentro di sé sembra essersi accorto di trovare diversi punti di contatto tra questo avvio di stagione incerto e i primi passi di quel Chelsea che sorprese tutti. Con le incertezze che, di giorno in giorno, si trasformarono in certezze", conclude il portale sportivo.

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