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Inter, Conte: “Il sacrificio paga, grande applauso a Lautaro. Ma la nostra forza è…”

L'allenatore nerazzurro ha analizzato la sfida contro i bergamaschi e ha parlato della lotta per il titolo

Eva A. Provenzano

Che sentisse la partita si è capito al minuto undici. Quando l'arbitro lo ha rimproverato per qualche urla di troppo e lui non ha voluto sentire ragioni. Così è arrivato il giallo per Conte. Che non si è assolutamente calmato e per tutta la partita ha telecomandato i suoi, manco stesse giocando alla play station. Aveva mandato Vidal in campo dal primo minuto. Ha deciso di sostituirlo al 52esimo con Eriksen, una delle sue ultime scoperte. E dopo qualche minuto Skriniarha sbloccato la partita.

 Getty Images

Un gol che è servito all'Interper portare a casa i tre punti, a conservare a più sei dalla seconda il primo posto in classifica e a continuare a sognare. L'allenatore nerazzurro, alla fine della gara contro l'Atalanta, ha parlato ai microfoni di Skysport e ha analizzato quanto fatto dai suoi ragazzi in campo. Queste le sue parole:

-L'esultanza finale tua, della panchina, dei calciatori in campo. Non sembrava quella per una vittoria normale. Sentivate fosse una partita difficile nella corsa scudetto?

Sì, ci siamo riportati a più sei. Perché è inevitabile giocare dopo, sapendo che le dirette rivali più vicine Milan e Juve avevano vinto e si erano avvicinate, che da un punto di vista di pressione e psicologico c'era una bella pressione. Ma andrà ad aumentare da qui alla fine. In più giocavi contro l'Atalanta, una squadra che prende punti a tutte le grandi. Ha pareggiato con la Juve e vinto col Milan. È una squadra ostica e se la non la prepari bene rischi di prendere un'imbarcata. Loro hanno giocato in maniera accorta rispetto alle gare che abbiamo giocato contro di loro in precedenza. Sono stati meno arrembanti del solito, hanno messo meno pressione in avanti. Ma sono un'ottima squadra, stacchiamo anche l'Atalanta per il discorso scudetto. Andiamo a 13 punti e sono tanti. Loro era una squadra che per quello che hanno fatto e raggiunto in questi anni poteva ambire ad un posto per lo scudetto. Questo è un merito dell'Atalanta e di Gasperini. Hanno giocatori di livello qualitativo alto. Quando subentra chi sta in panchina spesso cambiano gli equilibri.

-Si può vincere anche con un solo tiro nello specchio? 

Sì. Ma abbiamo fallito occasioni clamorose, con Lukaku. Abbiamo avuto occasioni importanti per fare gol e le abbiamo sprecate. Loro nel primo tempo si sono resi pericolosi su calcio d'angolo. Non abbiamo tirato ma abbiamo avuto occasioni pericolose. Nel secondo tempo è scivolato Toloi e si è ritrovato davanti al portiere. Partita tattica. Chi gioca contro di noi ci mette sempre qualcosa in più e l'Atalanta ha cambiato modo di giocare, soprattutto nella fase di non possesso, erano meno aggressivi. Hanno avuto occasioni su due calci d'angoli con noi troppo morbidi. 

-Il gol lo fate sempre. Abbiamo esaltato la tenuta difensiva migliorata...

Non dimentichiamo che abbiamo il miglior attacco ma oggi giocavamo contro il secondo miglior attacco. Al di là della solidità in difesa si è trovato un giusto equilibrio, oggi i giocatori riconoscono le diverse fasi della partita. Abbiamo trovato un equilibrio e un mix giusto e all'inizio invece andavamo sempre avanti: crei problemi all'avversario ma poi ti prendono le contro misure. L'anno scorso il finale aggressivo ci ha portati ad essere secondi e siamo andati in finale di El. Ma serve equilibrio e se vuoi vincere devi avere sia la fase d'attacco sia quella difensiva. Noi abbiamo prodotto poco ma l'Atalanta ha prodotto meno di noi.

-Applicazione e disciplina da parte dei tuoi, tutti rispettano i tuoi dettami...

Hai detto una cosa giusta. C'è da fare un plauso a Lautaro. Si è impegnato anche nella fase difensiva, avevo chiesto un sacrificio maggiore e lui in fase di non possesso si abbassava e su palla a ritroso usciva e faceva pressione. Tutti i ragazzi sono totalmente impegnati, devoti alla causa. Sanno benissimo che per vincere serve il sacrificio di tutto e verrà ripagato con la gioia finale.

-Se si guarda in tasca c'è un pezzo di scudetto? 

Se mi guardo in tasca trovo solo 40 euro adesso. Perché ho fatto benzina e mi sono rimaste solo 40 euro. Se devo essere sincero. (ride.ndr). Detto questo dobbiamo continuare. Ci sono ora due partite prima della sosta. Il Torino e il Sassuolo. I granata sono ancora coinvolti nella zona retrocessione. E il Sassuolo crea problematiche a tutti. Dobbiamo continuare non pensando a quello che è stato. Domani giornata di riposo, ricarichiamo le batterie e ci prepariamo. Ma faccio un grande plauso a chi gioca meno: Gagliardini, D'Ambrosio, Kolarov, Ranocchia, Vecino, Young, Pinamonti e Sensi. Loro sono la nostra forza, non solo chi va in campo. Questi ragazzi stanno facendo la storia del club perché sono qui da tanti anni. Kolarov ha portato saggezza e personalità. Ha la parola giusta al momento giusto ed è giusto ringraziare loro perchè permettono di avere questo tipo di risultato.

(Fonte: Skysport)

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