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Conte: “Vediamo la meta ma non è fatta. Mi butterei nel fuoco per questi ragazzi”

Foto: DAZN

Il gioco, la sofferenza, la gioia di chi sa ormai di avercela praticamente fatta. C'è tutto questo e molto di più nella vittoria dell'Inter

Marco Macca

Il gioco, la sofferenza, la gioia di chi sa ormai di avercela praticamente fatta. C'è tutto questo e molto di più nella vittoria dell'Inter contro il Cagliari. Tre punti maledettamente importanti, che avvicinano come non mai i nerazzurri al 19° tricolore della loro storia. Undicesima vittoria consecutiva, 33 punti su 33 a disposizione nel girone di ritorno. Una marcia inarrestabile che può continuare grazie alla rete di Darmian al 77' minuto, arrivata dopo una partita dominata praticamente dall'inizio alla fine, per la gioia degli esteti del gioco. Antonio Conte può lasciarsi andare alla soddisfazione:

Buttarsi nel fuoco

RAGAZZI ECCEZIONALI - "Non lasciamo niente al caso, ho dei ragazzi eccezionali. Il sacrificio e la disponibilità che ci mettono la dice lunga sullo spogliatoio dell'Inter. Continuo a ripetere: le partite iniziano a essere di meno e ogni vittoria vale il doppio. Il Milan ieri ha vinto a Parma, per noi era importante mantenere le distanze. E capisco che ci stiamo abituando a questa situazione, ma per tanti è la prima volta giocare così sotto pressione"Sono molto soddisfatto del nostro cammino, perché nel giro di due anni siamo cresciuti tanto sotto tutti i punti di vista e lo dimostriamo ogni domenica.

VITTORIA, CHE PIACERE - "Noi dobbiamo giocare per vincere, avendo sempre il pedale spinto. Non siamo una squadra che vuole fare calcoli e non lo voglio io, perché mi piace troppo la vittoria. Ci stiamo avvicinando e stiamo iniziando a vedere la meta, ma ancora non è raggiunta. Le ultime tre vittorie sono pesanti, inutile nascondersi. Ma non bastano, perché mancano ancora 8 partite".

LAUTARO - "Lautaro? Gli ho dato un turno di riposo, ma so che sta bene e che è affiatato con Lukaku. Cambiare sistema non era una cosa positivo secondo me oggi, perché secondo me i giri potevano cambiare. Ma, se non avessimo fatto gol, negli ultimi 10' avrei inserito Pinamonti come punta centrale. In porta arrivavamo, nonostante la loro grande fase difensiva e la grande partita del portiere del Cagliari. Forse, se Sanchez fosse stato in panchina, avrei forzato subito".

SCATTO E BACIO - "Il mio scatto? Volevo abbracciare i ragazzi, perché vanno premiati. Mi considero un fratello maggiore e non mi vergogno a dire che a volte mi scappa di baciarli in fronte. Devono capire che sono pronto a buttarmi nel fuoco per loro. Hakimi e Darmian se lo meritavano. Lukaku? Lui se lo merita sempre".

SENTIRE IL SANGUE - "Questa è una squadra che sta dimostrando stabilità. Tante volte ci si dimentica il percorso dell'anno scorso. Se non hai stabilità, non fai 81 punti e non arrivi seconda. Ci sono margini di crescita e i ragazzi lo sanno, ma la mentalità, la cattiveria e il sentire il sangue sono elementi che prima ci mancavano e che ora iniziamo ad avere".

ERIKSEN  E SENSI - "A un certo punto li ho invertiti perché Christian non stava trovando la giusta posizione, dunque ho preferito rimetterlo nella sua posizione (sul centrosinistra, ndr)".

(Fonte: DAZN)

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