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Dipendenza dalla ‘DzeLa’, difesa distratta e gestione: l’Inter ha 3 problemi

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La Gazzetta dello Sport analizza i problemi dell'Inter di Inzaghi all'indomani della sconfitta subita all'Olimpico contro la Lazio

Alessandro De Felice

Nel 'day after', è tempo di analisi e di riflessioni per l'Inter di Simone Inzaghi, reduce dalla sconfitta per 3-1 all'Olimpico contro la Lazio di Maurizio Sarri. Un ko - il primo in stagione in campionato - arrivato al termine di un'ottima prestazione, ma che non è servita a portare a casa l'intera posta in palio.

Come spiega La Gazzetta dello Sport, la squadra nerazzurra ha mostrato principalmente tre aspetti negativi, su cui Inzaghi dovrà lavorare: la dipendenza in fase realizzativa dalla coppia Dzeko-Lautaro, una difesa che sembra lontana parente di quella della passata stagione e la mancata gestione delle fasi del match, che ha favorito i biancocelesti nella rimonta da 0-1 a 3-1.

I gol di Dzeko e Lautaro

Dzeko (6) e Lautaro (5) hanno realizzato praticamente la metà dei gol dell'attacco dell'Inter, il più prolifico nei primi otto turni di campionato con 23 reti. A confermare ulteriormente questa dipendenza dalla 'DzeLa' è un altro dato: tolto il rigore di Perisic - che non avrebbe tirato se in campo ci fosse stato il Toro - nelle ultime quattro uscite dei nerazzurri hanno segnato soltanto il bosniaco e l'argentino.

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La serata storta dell'ex Roma e le fatiche intercontinentali del 'Toro' hanno inciso sulla fine della lunga striscia di partite con almeno due reti a partita: senza i loro gol, l'Inter ha costruito tanto ma non è riuscita a concretizzare le occasioni create.

Difesa vulnerabile

A saltare all'occhio sono anche gli errori individuali del trio di difesa Skriniar-De Vrij-Bastoni. Se contro il Sassuolo erano servite tre parate super di Handanovic per evitare uno svantaggio più ampio, prima della rimonta nerazzurra, questa volta non sono bastati gli interventi del capitano.

"De Vrij, balbettante a Reggio e fischiatissimo all'Olimpico, si perde malamente Milinkovic sul gol del 3-1, ma soprattutto sbaglia tutto sul 2-1. Ci sono 4 interisti contro Immobile e Felipe: Skriniar è sull'azzurro, De Vrij prima prende le misure al brasiliano poi va inutilmente a raddoppiare su Ciro, lasciando solissimo Anderson.

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Errore imperdonabile per un giocatore della sua esperienza. Bastoni procura il rigore che cambia la gara. La colpa è più nel lasciare che Patric gli mangi in testa che nel mani involontario. Ma anche l'azzurro sembra lontano dagli standard tenuti con Conte, tanto che quella di ieri è la terza sostituzione in campionato. Skriniar ha retto più di tutti, murando diverse situazioni pericolose prima di arrendersi anche lui a Milinkovic, quando la squadra aveva mollato di gambe e soprattutto di testa".

Incapacità di gestire

A completare il quadro poco rassicurante è l'incapacità dell'Inter di gestire una gara che stavano controllando senza affanni: "Attacca a fiammate, ma non sa essere altrettanto esplosiva e corta quando c'è da rientrare".

La Gazzetta dello Sport aggiunge: "La sensazione piuttosto è che in certe situazioni si senta l'assenza del metodo Conte, col quale anche negli inevitabili momenti in cui si frena non si correvano troppi rischi. Uno che ti martella a oltranza, fino a farti andare quasi in automatico, limitando al minimo paura, cali di concentrazione e quindi errori. Uno con cui l'Inter ha vinto quasi tutti gli scontri diretti".

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