La certezza nell'attacco dell'Inter versione 2021/22 è una sola: Edin Dzeko. Il centravanti bosniaco, arrivato a Milano per rimpiazzare Lukaku, si è da subito ritagliato un ruolo di primissimo piano nella formazione nerazzurra, e Simone Inzaghi ha costruito la sua idea di gioco basandosi sulle qualità dell'ex bomber della Roma. Fiducia incondizionata, presenza fissa in campo a prescindere dall'età non più verdissima: il tecnico interista ha dimostrato di non saper fare a meno del cigno di Sarajevo, che in questo finale di stagione diverrà ancor più importante.
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Inter, Dzeko sarà decisivo: Inzaghi ha la ricetta per farlo rendere al meglio
L'attaccante bosniaco è il punto di riferimento del tecnico: da lui dipende la manovra offensiva della squadra
Elemento chiave
L'obiettivo, come scrive il Corriere dello Sport, è quello di esaltare al meglio le caratteristiche di Dzeko: "Due colpi di testa da ottima posizione finiti fuori, ma anche l'assist in pieno recupero per il pareggio di Sanchez. La partita di Dzeko contro il Torino ha ribadito che il bosniaco è, insieme a Brozovic, l'elemento chiave per puntare allo scudetto bis: senza le sue reti e le sue giocate, difficilmente Inzaghi potrà risorpassare il Milan. Da oggi, giorno della ripresa degli allenamenti dopo le 24 ore di riposo concesse alla squadra, il tecnico di Piacenza dovrà cercare di ricaricare le batterie dell'ex Roma, ma anche di tutto il resto del gruppo, spremuto da 40 giorni tosti a livello di impegni ravvicinati e risultati ottenuti".
La ricetta di Inzaghi
"Inzaghi ha costruito l'Inter per arrivare al gol tramite il gioco, non grazie alla difesa "bassa" e alle ripartenze come succedeva con Conte. Scelta obbligata perché davanti non c'è più il rapido e potente Lukaku, ma Dzeko, un regista offensivo che ha bisogno di essere messo in condizioni di segnare con una manovra fluida ed efficace. [...] Da adesso in poi però servirà ancora di più il suo apporto e Inzaghi farà il possibile per metterlo nelle condizioni ideali per incidere. Come? In due modi: 1) lavorando per aumentare la velocità nella circolazione del pallone, in modo da servire il bosniaco in un certo modo, ovvero senza costringerlo ad allontanarsi troppo dalla porta per fare il regista offensivo; 2) alzando di nuovo il pressing per recuperare la sfera nella metà campo avversaria ed essere subito pericolosi".
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