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SONDAGGIO FCIN1908 / Eriksen, 2 ipotesi per il futuro all’Inter: quale preferite?

Riflessione sull'adattamento del giocatore danese nella rosa dell'Inter di Conte

Pasquale Guarro

Alla fine sarà Conte che si adatterà a Eriksen o viceversa? Siamo in molti a chiedercelo e a pensare che il destino di entrambi possa dipendere proprio dalla soluzione al quesito. Perché ad oggi c’è una sola certezza, ma lampante: il danese non può fare la mezzala. Non ci riesce, è un ruolo che non ha nelle corde. Non si oppone in contrasto, ripiega con leggerezza, il furore di Conte non gli appartiene. Né gli apparterrà mai, probabilmente. Questione di carattere. Anzi, chi lo conosce lo descrive proprio così anche nella vita privata: un ragazzo eccezionale, sempre misurato. Di qualità, invece, ce n’è quanta ne vuoi. Un pozzo profondissimo, uno scrigno di diamanti.

Allora le cose sono due: o Eriksen cambia ruolo o Conte cambia modulo. Altre alternative, al momento, non sembrano praticabili. Partiamo dalla prima: cosa significa fargli cambiare ruolo? Dove potrebbe reinventarsi? L’idea l’ha offerta Fabio Capello, ma anche Caressa ha svelato come altri tre o quattro allenatori di grande fama gli abbiano paventato la stessa ipotesi: “Eriksen può avere un futuro alla Pirlo. Il campionato italiano procede a bassa intensità, può dettare i tempi se accanto gli metti due giocatori giusti”. Insomma, per Capello, Eriksen, può tranquillamente prendersi il posto di Brozovic. Qualche dubbio rimane, ad esprimerlo è Beppe Bergomi: “Ho delle perplessità in merito perché l'ex Tottenham non riesce a fare schermo, non è uno che si oppone. È vero, non che Pirlo lo facesse molto, ma di più rispetto al danese”. L’idea al momento rimane sospesa a mezz’aria, in un limbo di incertezza e perplessità, ma sorretta da un vento di curiosità. Eriksen può fare il regista o no? Sembra una di quelle cose che stuzzicano anche senza riprova. Servono esperimenti, certo.

La seconda ipotesi, invece è quella del cambio modulo. Ma per cambio modulo si intende un sistema di gioco che preveda l’utilizzo del trequartista. Perché passare da 3-5-2 a 4-3-3 cambierebbe relativamente a Eriksen, che si ritroverebbe ugualmente a giocare da mezzala. E poi c’è un altro punto fermo da cui partire, indicato a più riprese da Conte: “Possiamo lavorare su diversi schemi, da praticare sia dall’inizio che a partita in corso. Ma sempre partendo dal presupposto delle due punte”. Quindi i due attaccanti non si toccano, il che significa 3-4-1-2, se Conte vuole insistere con i 3 difensori, o 4-3-1-2.

Alla fine quale sarà il punto di incontro di Eriksen e Conte? Quelle che adesso sembrano due rette, convergeranno mai? La stessa domanda vogliamo rivolgerla anche a voi nel sondaggio che troverete sotto, la domanda è semplicissima: vi piacerebbe di più vedere un Eriksen play alla Pirlo o lo preferireste trequartista alla Sneijder? Lettori di FCINTER1908.IT, fateci sapere la vostra.

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