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FCIN1908 Scouting – Lorenzo e Andrea Moretti, gemelli ritrovati per la difesa dell’Inter

La rubrica sui migliori giovani del panorama internazionale curata da Fcinter1908: oggi presentiamo Lorenzo e Andrea Moretti

Fabio Alampi

In un calcio dove sempre più giovani riescono a imporsi e a far innamorare i propri tifosi, con le più grandi società pronte a sfidarsi a suon di milioni per accapararsi i migliori, Fcinter1908 vi propone ogni settimana un talento diverso, con un occhio di riguardo per i giovani di casa nerazzurra.

In Italia, tra gli anni Novanta e Duemila, ci sono stati i Filippini e gli Zenoni. All'estero hanno fatto scuola gli olandesi de Boer, successori dei connazionali van de Kerkhof, imitati successivamente dai brasiliani Rafael e Fabio da Silva, dai russi Berezutski o dai tedeschi Bender. Anche l'Inter, nel suo settore giovanile, può vantare una coppia di gemelli: Lorenzo e Andrea Moretti. Due gocce d'acqua, accomunati dall'amore per la maglia nerazzurra e da un percorso nel vivaio interista che li ha riuniti dopo che le loro strade si erano divise per due stagioni. Difensori arcigni, fisici già ben strutturati (sfiorano il metro e 90), colonne della Primavera di Armando Madonna, seppur con aspettative e modalità ben diverse.

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Gemelli rirovati

Nati a Magenta, cittadina alle porte di Milano, il 26 febbraio 2002, Lorenzo e Andrea Moretti entrano nel settore giovanile dell'Inter già da piccolissimi, all'età di 6 anni, e compiono tutta la trafila del vivaio fianco a fianco, mostrando le loro qualità e la loro intesa nel reparto difensivo nerazzurro. Il primo punto di svolta delle loro carriere arriva nell'estate del 2017, quando entrambi vengono ceduti in prestito al Novara: Lorenzo gioca, da sotto età, con la formazione Under 17, mentre Andrea fa parte dell'Under 16. L'estate successiva Lorenzo ritorna all'Inter, con cui conquista da protagonista lo scudetto e la Supercoppa Under 17 insieme ai vari Esposito, Pirola e Stankovic, raggiungendo la Nazionale e disputando Europeo e Mondiale di categoria, mentre Andrea rimane un altro anno in Piemonte. Nel 2019 i due si ritrovano a Interello, seppur in squadre diverse: Lorenzo viene promosso in Primavera, Andrea riparte dall'Under 18, per poi riunirsi in pianta stabile all'inizio di quest'anno agli ordini di Madonna.

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Lorenzo, "la Furia" bersaglio della sfortuna

Dei due il più quotato è Lorenzo: soprannominato "la Furia", difensore dotato di un incredibile strapotere fisico, si afferma nel ruolo di terzino destro, mostrando qualità e intensita in entrambe le fasi di gioco. Le sue lunghe leve e la potenza con cui "ara" la fascia gli valgono la convocazione in Nazionale e l'esordio in Primavera nell'ultima giornata del campionato 2018/19, a 17 anni appena compiuti. Duttile, in grado di agire anche da centrale, per stile di gioco ricorda Danilo D'Ambrosio.

Considerato uno degli elementi di spicco della talentuosissima annata dei 2002, un anno fa entra a tutti gli effetti nella rosa della formazione Under 19, con cui va a segno nel suo debutto stagionale. La sua crescita, tuttavia, si interrompe bruscamente in questo 2021: Lorenzo, dopo un inizio di campionato da titolare inamovibile, deve fare i conti con gli infortuni. Solo 7 le presenze ad oggi, l'ultima risalente a più di due mesi fa in occasione del derby contro il Milan. Una stagione sfortunata, che ha rallentato il suo percorso proprio quando sembrava pronto per spiccare definitivamente il volo.

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Andrea, la sorpesa

Discorso diverso per Andrea: a differenza del fratello è prettamente un difensore centrale, anche se all'occorrenza può disimpegnarsi da terzino. Tornato a Milano nell'estate del 2019, il suo ruolo appare quello di semplice comprimario, in Under 18 prima e in Primavera quest'anno. I tanti infortuni occorsi nel reparto arretrato (suo fratello Lorenzo, Cortinovis, Persyn, oltre all'addio di Pirola) gli concedono una chance forse inaspettata, e lui la sfrutta nel migliore dei modi: dopo l'esordio contro il Torino si guadagna la stima e a fiducia di Madonna, che lo alterna con Sottini al fianco di Kinkoue, collezionando ben 12 presenze e mostrando ottime qualità fisiche, determinazione e puntualità negli interventi. Un'alternativa in più per il tecnico nerazzurro, una sorpresa che regala alla Primavera interista un'altra certezza per questa seconda parte di stagione.

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