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FCIN1908 Scouting – Inter, occasione Puig: spia Barça, i 100 mln e la sfida alla Juve

La rubrica sui migliori giovani del panorama internazionale curata da Fcinter1908: oggi presentiamo il classe 1999 Riqui Puig

Alessandro De Felice

In un calcio dove sempre più giovani riescono a imporsi e a far innamorare i propri tifosi, con le più grandi società pronte a sfidarsi a suon di milioni per accapararsi i migliori, Fcinter1908 vi propone ogni settimana un talento diverso, con un occhio di riguardo per i giovani di casa nerazzurra.

Una vera e propria occasione di mercato, da non lasciarsi scappare. Mentre tra viale della Liberazione e Appiano Gentile si discute dei possibili tagli, l'Inter continua a monitorare con attenzione il mercato internazionale in vista della prossima stagione. Tra i nomi segnati sul taccuino del direttore sportivo Piero Ausilio c'è anche quello di Riqui Puig, centrocampista classe 1999 del Barcellona.

C'è chi lo ha definito il 'nuovo Iniesta', chi lo ha paragonato a Xavi. Gli accostamenti pesanti non sono certamente mancati al calciatore di Matadepera, paesino di meno di 10 mila anime a una quarantina di chilometri da Barcellona. Riqui muove i primi passi nel mondo del calcio nella formazione locale dello Jabàc Terrassa. Nel 2013 la chiamata della Barcellona, la squadra del cuore della famiglia Puig, per entrar a far parte della prestigiosa Cantera.

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Le qualità indiscutibili del 21enne risaltano agli occhi. Riqui Puiq brilla con le maglie delle formazioni giovanili, con cui fa tutta la trafila fino al grande giorno: il 5 dicembre 2018. Sotto la guida di Ernesto Valverde, il classe '99 debutta con la maglia della prima squadra in Copa del Rey, nel match vinto per 4-1 contro la Cultural Leonessa. Qualche mese più tardi, il 13 aprile 2019, arriva la prima apparizione in Liga nella gara contro l'Huesca, terminata sul risultato di 0-0.

Da stella a esubero. Riqui Puig è passato in pochi mesi da insostituibile e pedina per il presente e futuro del Barça alla lista dei partenti. Il rapporto tra il centrocampista e gli ultimi allenatori del Barcellona non è mai stato idilliaco. Lo stesso Valverde, colui che lo lanciò in prima squadra, non lo considerava nelle rotazioni, mentre bastò un errore in Coppa del Re contro l'Ibizia a convincere Quique Setien a rispedirlo in panchina. Infine l'attuale tecnico dei catalani, Ronald Koeman disse a chiare lettere che per il 21enne non c'era spazio e che gli consigliava di andare in prestito. A questo si aggiunse l'indiscrezione de' El Pais, che rivelò che l’olandese ha accusato Puig davanti a tutti i compagni nello spogliatoio di essere una spia, uno che filtra le notizie alla stampa.

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Nonostante lo scarso minutaggio, Riqui non si è mai perso d'animo e ha continuato a dare il massimo nelle poche chance a disposizione. Tra queste la semifinale di Supercoppa spagnola contro la Real Sociedad: subentrato nei tempi supplementari, Puig ha calciatore il quinto rigore, quello decisivo, regalando la vittoria ai suoi. "Sul mio foglietto avevo appuntato 4 nomi e me ne mancava uno. Ho chiesto chi voleva tirare l’ultimo per vincere la partita, e Riqui ha detto ‘Lo tiro io’. Perfetto, e l’ha dimostrato, con decisione" ha raccontato Koeman. Versione confermata dallo stesso centrocampista: "No, il mio nome non era sul foglietto di Koeman, c’erano quattro nomi e al quinto posto c’era uno spazio in bianco. Sono stato il primo a farsi avanti quando ha chiesto chi voleva tirare il rigore. Non avevo dubbi. Per me era chiarissimo: avevo una gran voglia di festeggiare il mio primo gol con la prima squadra e così è stato".

Nato come attaccante, ben presto la posizione di Puig viene arretrata. Le straordinarie doti di palleggio e di dribbling lo relegano a una posizione di impostazione rispetto a quella di finalizzatore. Dribbling secco, movimento veloce della palla e grande visione di gioco. I continui cambi di ruolo - da seconda punta a regista, passando per mezzala e trequartista - hanno arricchito il giovane catalano, che oggi fa della duttilità una delle sue armi migliori. La capacità di palleggio, con un destro educatissimo, associata a un ampio raggio d'azione e alla facilità di lettura fanno di Riqui Puig un regista perfetto, in grado di verticalizzare al momento giusto e rifinire al meglio. Al momento l'unico neo è rappresentato dal fisico: con i 169 centimetri d'altezza, spesso perde i duelli fisici con gli avversari.

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Puig non ha mai perso il sorriso e continua ad allenarsi per conquistare nuove opportunità. La clausola di 100 milioni è ancora presente nel contratto ma le strade del centrocampista e del Barça potrebbero dividersi già in estate. Riqui vuole farsi trovare pronto e attende una nuova sfida. Nelle ultime settimane si è parlato di un 'Derby d'Italia' sul mercato tra Inter e Juventus, pronte ad approfittarne per strappare Riqui al Barcellona. I due club italiani dovranno, però, fare molta attenzione all'Atletico Madrid di Simeone, pronto a inserirsi e assicurarsi il gioiellino catalano.

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