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ESCLUSIVA Lucarelli: “Shakthar? Inter, occhio a 2. Conte, macché divorzio: se avesse voluto…”

L'intervista esclusiva a FCINTER1908.it dell'ex attaccante dello Shakhtar Donetsk, prossimo avversario dell'Inter in Europa League

Alessandro De Felice

Ha lasciato la sua Livorno per volare a Donetsk, dove non ha tradito le attese siglato 8 reti (e un assist) in 21 presenze. Cristiano Lucarelli, bomber da oltre 200 reti in carriera e attuale allenatore della Ternana, conosce bene lo Shakhtar, prossima avversaria dell'Inter nella semifinale di Europa League in programma lunedì prossimo.

L'ex attaccante, che ha vestito la maglia del club ucraino dal luglio 2007 al gennaio 2008, ha parlato in esclusiva a FCINTER1908.IT della sua avventura allo Shakhtar e dei segreti della semifinalista e sfidante della formazione di Antonio Conte.

Che ricordo ha dello Shakhtar e qual è il segreto dell'ottimo rendimento in campo internazionale?

Sin dai tempi della mia esperienza si capiva che era una squadra 'europea'. Il presidente Rinat Achmetov, oltre ad avere infinite disponibilità economiche, ha una grande voglia di portare il club in alto. Lo Shakhtar Donetsk è una società con un'organizzazione straordinaria: vanta uno staff eccellente formato da centinaia di persone impegnate in ogni ambito. Tra questi c'è lo scouting, in cui sono bravissimi soprattutto in Brasile: riescono a pescare calciatori forti in giovane età.

La colonia brasiliana ha portato un cambiamento nell'ambiente Shakhtar?

Certamente. Loro si trovano in una condizione ideale perché arrivano in un campionato in cui non c'è pressione e riescono ad esprimersi al meglio. Giocano con spensieratezza e riescono a mostrare tutte le loro qualità, al contrario di altri campionati in cui devono adattarsi al tipo di calcio: questo non fa per loro.

C'è qualche calciatore nello Shakhtar di cui è rimasto colpito?

Mi capita di seguire lo Shakhtar soprattutto in ambito europeo e devo dire che Marlos e Junior Moraes mi hanno davvero impressionato. L'Inter dovrà fare attenzione soprattutto a loro due.

Quali sono i punti di forza e le debolezze della squadra di Luis Castro?

Il vantaggio è che lo Shakhtar è una squadra che concede molto e una squadra 'marpiona' come l'Inter può approfittarne. Dall'altra parte parliamo di una squadra giovane e di 'gamba', abituata a giocare in questo periodo dell'anno. Possono sfruttare questo fattore per mettere in difficoltà la squadra di Conte.

E per quanto riguarda l'ambiente?

Ormai sono abituati a giocare lontano dai propri tifosi. Poi quello di Donetsk non è un ambiente caldissimo: molto spesso a mettere in difficoltà le formazioni avversarie è l'aspetto climatico.

Da allenatore, come giudica la prima stagione di Antonio Conte sulla panchina dell'Inter?

Antonio ha fatto un grandissimo lavoro. Ha portato la squadra a -1 dalla Juventus e in semifinale di Europa League. Se me lo aspettavo? Sì, ma solo perché parliamo di Antonio Conte. Certamente la Juve ci ha messo anche del suo, ma il gap si è ridotto: ci possono essere meriti dell'Inter e demeriti della Juve, ma anche entrambi.

L'eventuale vittoria dell'Europa League può cambiare la valutazione della stagione dell'Inter?

No, non cambia di una virgola. È stato fatto un lavoro eccellente e la vittoria della coppa sarebbe 'solamente' la ciliegina sulla torta.

E le ultime uscite di Conte? Ci sarà il divorzio?

Conte è un martello: può piacere o no, ma Marotta lo conosceva era cosciente dell'aspetto comunicativo. Secondo me non ci sarà nessun divorzio: Antonio è uno che vuole sempre alzare l'asticella e l'obiettivo di quelle dichiarazioni era quello di compattare l'ambiente. Se avesse avuto intenzioni serie di lasciare la società, si sarebbe comportato in altri modi.

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