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Inter, Godin prepara l’addio. Marotta ha scelto il sostituto: identikit perfetto per tre motivi

Movimenti in difesa in casa nerazzurro con l'uruguaiano che è pronto a salutare a meno di un anno dal suo arrivo

Alessandro De Felice

Diego Godin va a caccia di una nuova sfida ed è pronto a salutare l'Inter. L'avventura del difensore uruguaiano in nerazzurro è già ai titoli di coda, come riferisce La Gazzetta dello Sport: "I primi mesi di apprendistato con Conte hanno evidenziato le difficoltà di inserimento nel nuovo contesto tecnico: mai prima di quest’anno Godin aveva avuto a che fare con la difesa a tre, soprattutto non da centrale. E il ruolo che Conte ha provato a insegnargli mal si sposa con le caratteristiche dell’uruguaiano".

Un'operazione, quella che ha portato lo sceriffo in nerazzurro, condotta lo scorso anno per ovviare alla partenza di Miranda e regalare a Spalletti un terzo centrale di altissimo livello da poter alternare a Skriniar e De Vrij. Poi la storia è cambiata con l'arrivo di Conte e il passaggio alla difesa a tre. Godin non è mai riuscito a conquistare un posto da titolare, un fattore determinante che lo ha spinto a valutare la possibilità di lasciare l'Inter dopo appena una stagione.

"Godin ha 34 anni e vuole chiudere la carriera giocando ancora una o due stagioni da protagonista e all’Inter questo non sembra possibile" prosegue la Rosea. I club interessati certamente non mancano, a partire da Lione, che attraverso le parole del presidente Aulas ha confermato l'interessamento. L'uruguaiano ha mercato anche negli Stati Uniti e in Cina, ma l'offerta del Lione può essere decisiva: "Quello francese resta un campionato importante e il Lione in Champions ha sempre fatto la sua bella figura". C'è anche l'Atletico Madrid di Simeone tra le possibilità, ma il ritorno ai Colchoneros rappresenta un rischio alto.

L'obiettivo numero uno per sostituire Godin è Marash Kumbulla. Il difensore classe 2000 del Verona è considerato perfetto per tre motivi: "Per l’età, che consentirebbe al club di avere un giocatore in più nella rosa bloccata. Poi per l’abitudine a giocare a tre e in più posizioni, come dimostrato sotto la guida di Juric. E poi anche per l’aspetto economico: il Verona vuole almeno 25 milioni, ma lo stipendio attuale vale quello di... Agoumé".