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Inter, clamorosi errori di Vidal: mandrakata di Barella e ‘Harakimi’. Conte continua a…

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L'analisi de' La Gazzetta dello Sport all'indomani della sconfitta per 3-2 dei nerazzurri di Antonio Conte contro il Real Madrid

Alessandro De Felice

Un brusco risveglio dopo un sogno. L'Inter intravedeva la vittoria della svolta nella città del Triplete, "come quelle coppie che riattizzano l’amore tornando nei luoghi dove sono stati felici". La Gazzetta dello Sport analizza la sconfitta della formazione di Antonio Conte a Valdebebas contro il Real Madrid.

Il quotidiano aggiunge: "Peccato, perché l’Inter meritava, per la reazione al doppio svantaggio e per il secondo tempo autoritario. Bravissimo Lautaro: gol e assist. Bravo Barella. Ma è da troppo tempo che l’Inter merita e non vince. Un successo nelle ultime 7 gare e sempre dicendo alla fine: «Siamo stati più bravi noi». Ma se continui a dirlo e non lo dimostri mai con il risultato, forse c’è qualcosa che non va. Non può essere solo sfortuna. Più probabilmente si tratta di qualità, che non è una parola astratta".

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Nonostante la vittoria non convince il Real Madrid di Zidane, che però porta a casa un risultato importantissimo: "Una squadra malata e imperfetta, poteva anche perdere ieri, non è stato superiore, ma quella qualità ce l’ha e quando c’è stato da spendere la tecnica dei suoi solisti e di approfittare degli errori altrui, ha vinto la partita".

Tra i più deludenti c'è Arturo Vidal, che commette ancora molti errori: "Ne fa una e ne sbaglia due [...] Conte chiede al cileno di aprirsi e di fare da play laterale. Si vede a vista d’occhio che Vidal ci mette qualcosa in più, in termini di personalità ed esperienza, il guaio è che sbaglia clamorosamente tre appoggi consecutivi rischiando di mandare in gol il Real. È questa la pecca più vistosa del primo tempo dell’Inter: gli errori nella circolazione".

L'errore di Hakimi pesa, ma sul grande ex della sfida c'era fallo di Mendy, secondo La Gazzetta dello Sport. "Harakimi" scrive il quotidiano, che aggiunge: "Ma è giovane. Più difficile spiegarsi come un bucaniere esperto come De Vrij possa perdersi su un corner uno dei più pericolosi colpitori di testa d’Europa, Sergio Ramos: 2-0 al 33’. Sabato lo aveva uccellato due volte Gervinho. Non è la sua settimana santa. Qui l’Inter, dato anche il momento gramo, potrebbe implodere nell’avvilimento. Ci pensa Barella con una mandrakata: tacco acrobatico per Lautaro che segna in faccia a Varane (35’), prevedibile anello debole. E’ lì che deve bussare il Toro. Partita riaperta. Anzi, spalancata. Il Real non ha mai dato la sensazione del dominio".

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Nella ripresa, l'Inter pareggia con un gol 'bellissimo e meritatissimo' di Perisic. E quando i nerazzurri sembrano in corsia di sorpasso, "si schiude l'uovo covato da Zidane": Vinicius per Rodrygo e 3-2 Real. Ora il cammino in Champions League dei nerazzurri si fa duro e gli ottavi sono sempre più lontani.

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