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Lite Conte-Agnelli, la versione dell’Inter e il piano per provocare il tecnico. Ieri…

Il giorno dopo lo scambio di accuse tra Inter e Juve sullo scontro verbale Conte-Agnelli, la vicenda si arricchisce di nuovi particolari

Gianni Pampinella

Il giorno dopo lo scambio di accuse tra Inter e Juve sullo scontro verbale Conte-Agnelli, la vicenda si arricchisce di nuovi particolari. Da una parte c'è la versione del club bianconero, dall'altra quella del club nerazzurro. Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, la versione che filtra dalla Continassa è quella che c'erano stati normali episodi di campo, mentre da lì in poi la vicenda ha preso un'altra piega. "Anche perché il dito medio Antonio lo ha accompagnato con un invito tutt'altro che oxfordiano (“Suc...”). Di gestacci Antonio ne ha fatto uno, all'intervallo, e non lo ha ripetuto dopo il 90', mentre l'invito poco oxfordiano ha avuto un bis dopo il fischio finale".

"E' stato quello il comportamento che ha scatenato la reazione di Andrea Agnelli. Non viene negato che sul prato e nel tunnel, tra i due ci siano state altre “paroline”. Al tempo stesso, però, viene rimarcato che Conte ha fatto la morale nell'intervista a caldo quando è stato lui a rendersi protagonista di un gesto maleducato".

La versione dell'Inter

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Da parte del club nerazzurro, la versione raccontata è diametralmente opposta e il gestaccio di Conte è “giustificato” sia con le continue provocazioni che il tecnico ha subito fin dal primo minuto sia con l'ennesima offesa sentita quando stava per entrare negli spogliatoi. "Quasi ci fosse un piano per provocarlo. L'Inter, che non produceva le immagini dell'evento, non ha filmati per suffragare la sua teoria, ma sui social ci sono un paio di video nei quali in sottofondo si sentono offese. Ecco perché all'intervallo è sbottato", sottolinea il quotidiano.

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"Alla Pinetina non c'è la certezza che tali frasi siano state pronunciate da Agnelli, ma di certo, sostengono, venivano dalla parte della tribuna bianconera. Ieri Conte e l'Inter erano ancora indignati, ma avevano la consapevolezza che all'Allianz Stadium un simile campionario di insulti lo hanno subito anche altri, da Aulas a Mourinho, passando per Politano e Juric. Al tempo stesso, però, il fatto che siano arrivati da dirigenti, ovvero coloro che dovrebbero mantenere il sangue freddo, è sembrato sgradevole. Soprattutto perché Agnelli è pure presidente dell'Eca".

(Corriere dello Sport)

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