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Inter, mancati ancora Lautaro e Dzeko: “E adesso Inzaghi confida che…”

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Quando l’Inter volava, la differenza la facevano anche le giocate dei due attaccanti, con i loro movimenti ad abbassarsi per aprire corridoi per esterni e mezzali

Marco Astori

Lo scorso anno, nei momenti difficili, erano gli attaccanti a risolvere le partite. Ieri contro la Fiorentina, invece, sono mancati per l'ennesima volta Lautaro Martinez ed Edin Dzeko, che, nonostante i 26 gol segnati in due, continuano a mostrare incostanza. Questa l'analisi di Tuttosport sul momento dei due centravanti: "Quando l’Inter volava, la differenza la facevano anche le giocate dei due attaccanti, soprattutto a metà campo o nella trequarti con i loro movimenti ad abbassarsi per aprire corridoi per esterni e mezzali. Adesso che l’Inter è un po’ più ferma e fatica ad accompagnare l’azione come nei mesi scorsi, ecco che vengono meno anche certi movimenti di Dzeko e Lautaro.

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Dzeko, che giovedì ha compiuto 36 anni, non ha avuto grandi occasioni per segnare e nell’unica capitata - un doppio rimpallo su verticalizzazione di Barella - è stato rapidamente murato da Terracciano. Lautaro, seppur a sprazzi, è sembrato più vivo, ha pure segnato una rete, giustamente annullata per fuorigioco. L’argentino il 4 marzo contro la Salernitana si era sbloccato in campionato dopo due mesi e mezzo realizzando una bella tripletta e poi si era ripetuto ad Anfield, tenendo viva la speranza nerazzurra di impresa, ma nelle ultime due partite non si è ripetuto.

Adesso entrambi partiranno per giocare con le rispettive nazionali, anche se Inzaghi confida che Argentina e Bosnia, giocando gare senza rilevanza - i sudamericani sono già qualificati al Mondiale; gli slavi avranno due amichevoli con Georgia e Lussemburgo -, non li sfianchino ulteriormente. Anche perché alla ripresa del campionato ci sarà Juventus-Inter e se i nerazzurri vorranno continuare a sognare la seconda stella, avranno bisogno di tre punti e del massimo apporto della propria coppia gol", conclude il quotidiano.

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