"Una mossa scudetto". E' definito così, senza giri di parole, il possibile approdo all'Inter di Edin Dzeko da parte de La Gazzetta dello Sport, che dedica un lungo focus sull'impatto che avrebbe il bosniaco sull'attacco nerazzurro. Antonio Conte, infatti, che avrebbe a disposizione il centravanti che cerca da anni, disporrebbe di tre centravanti di assoluto valore da far ruotare: "L’impressione prima è che i più simili e alternabili siano Lukaku e Dzeko: uno o l’altro, insomma. Centravanti fisici, entrambi di riferimento quando il pallone arriva dalla difesa, danno peso in l’area avversaria. Dzeko tuttavia è un centravanti-regista, una boa che ha visione per sviluppare il gioco. Lukaku è più una prima punta da “conduzione”, la squadra può risalire il campo affidandosi alle sue partenze palla al piede.
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Inter, serve Dzeko: mix con Lautaro, sfondamento con Lukaku. “E un dato spiega tutto”
L'analisi sull'impatto che avrebbe a livello tecnico l'arrivo di Edin Dzeko all'Inter
Poi c’è Lautaro che dei tre è quello che sa attaccare di più lo spazio senza palla. Ecco, forse la coppia meglio assortita sarebbe proprio Dzeko-Martinez, che peraltro a Conte potrebbe ricordare il duo Llorente-Tevez, cioè quello della Juventus dei 102 punti record nel 2013-14 pur se con qualità tecniche distribuite diversamente. Il ticket Lukaku-Dzeko però forse rappresenta proprio la soluzione che mancava all’Inter. Innanzitutto, Big Rom può comunque giocare alla Lautaro, cioè attaccare la profondità invece di venire incontro, lasciando questo compito a Dzeko. Ma più che altro la coppia di corazzieri può diventare uno strumento di sfondamento.
L’Inter ha infatti quasi sempre reso meglio quando ha potuto giocare in ripartenza o in transizione concedendo il possesso palla agli avversari, facendo più fatica quando gli spazi si chiudono. In questi casi diventano percorribili soprattutto le fasce laterali da cui piovono cross: Dzeko aumenta la pericolosità aerea. Tenere lui e Lukaku diventerà complicato. Certo, Conte perderebbe Sanchez che è uno dei pochi uomini a saltare l’uomo. Ma l’Inter è una squadra costruita per tentarne pochi (terzultima in A dopo Benevento e Spezia) e Alexis ne completa meno della metà. Insomma, serve di più Dzeko", conclude la Rosea.
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