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Inter, l’esperienza insegna: ecco perché Smalling a zero è una buona idea

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L'Inter ha puntato il centrale inglese come prossima operazione a parametro zero: ecco perché sarebbe un buon colpo

Marco Astori

In un momento storico in cui vanno diminuiti i ricavi e ottimizzati i soldi che si vanno a spendere in fase di trattativa, il parametro zero è sempre un'operazione allettante. E l'Inter è sempre stata molto vigile su questo tipo di acquisti, considerando anche la grande dimestichezza di Piero Ausilio e Beppe Marotta nel vagliare questo tipo di mercato. Senza scomodare i vari Cambiasso e Figo, asti pensare a De Vrij, Godin, Calhanoglu e come ultimo Onana: grandi giocatori presi senza pagare un solo euro di cartellino. E dopo aver "prelevato" da Roma Edin Dzeko e Henrikh Mkhitaryan, la dirigenza dell'Inter sta programmando una terza operazione in questo stile: quella per Chris Smalling.

Perché è una buona idea?

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Il discorso è sempre lo stesso, lo sappiamo: meglio investire su un giovane di belle speranze e con un ingaggio basso piuttosto che su un 33enne che va per i 34 e che prende già un lauto stipendio. Ma è necessario prendere in considerazione l'attuale situazione nerazzurra a livello di organico: gran parte della rosa è in scadenza di contratto ed è impossibile andare ad acquistare sostituti da 10/15 milioni di euro per rimpiazzare i partenti. Ecco perché coprire l'eventuale partenza di un De Vrij o, nel peggiore dei casi di Skriniar, con l'arrivo di Smalling a parametro zero, permetterebbe alla società di risparmiare qualcosa per intervenire in altre zone del campo, assicurandosi comunque un calciatore affidabile e, negli ultimi anni, integro.

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Anche perché è difficile discutere il rendimento del centrale inglese negli ultimi anni: Smalling è infatti attualmente, per distacco, il miglior centrale della Roma. Ragion per cui Mourinho e tutto l'ambiente stanno spingendo molto perché il calciatore rinnovi il suo contratto con i giallorossi. Dal canto suo, l'Inter ha, come detto precedentemente, due esempi molto positivi riguardo al passaggio da Roma a Milano: Dzeko, che in questo momento è in un momento d'oro nonostante i suoi 37 anni, e Mkhitaryan, rivelatosi un jolly preziosissimo a centrocampo e a tratti difficile da lasciar fuori. Ecco perché andare a cercare di prendere Smalling nelle stesse modalità, che conosce il campionato italiano e che può rappresentare sia una valida alternativa che un potenziale buon titolare, è una buona idea. Senza dimenticare che andresti a privare una tua concorrente di un suo titolare inamovibile: e la Roma ne sa qualcosa.

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