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Inter, una rinascita ottenuta in tre chiavi. E c’è un piccolo retroscena

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Dopo un periodo complicato coinciso con un calendario intasato, la squadra di Inzaghi si è rialzata

Gianni Pampinella

Il gioco spumeggiante, il calo e adesso la ripresa. Si può sintetizzare così la stagione dell'Inter, la prima di Simone Inzaghi sulla panchina nerazzurra. Dopo un periodo complicato coinciso con i tanti big match ravvicinati, la squadra sembra aver ritrovato le vecchie certezze in vista del finale di stagione. La Gazzetta dello Sport analizza le chiavi della rinascita nerazzurra. "Banale e sbagliato ridurre tutto alla vittoria di Torino contro la Juve per identificare la svolta dell’Inter. Il successo con il Milan di martedì ha certificato una rinascita ottenuta in tre chiavi. La prima è stata psicologica. Inzaghi ha saputo convincere i suoi giocatori, anche nel momento più complicato, che la vittoria del campionato fosse sempre a portata di mano. E così i giocatori si sono compattati".

Inter, una rinascita ottenuta in tre chiavi. E c’è un piccolo retroscena- immagine 2

"Un piccolo retroscena va raccontato. Un paio di cene di squadra, di quelle lontano dai riflettori, hanno aiutato lo spirito di gruppo: nessun telefono a immortalare la tavolata, solo voglia di stare insieme. Il più attivo nell’organizzazione è stato Handanovic, e non solo perché capitano. La seconda chiave? I singoli di nuovo al top. Almeno tre big sono tornati ai livelli di inizio stagione: Bastoni, Lautaro e sopratutto Barella. Il motivo è in un lavoro fisico tornato possibile dentro un calendario finalmente “normale”, dopo la vittoria con la Juventus. Così i parametri individuali sono tornati eccellenti. La terza chiave trovata da Inzaghi è stata tattica".

Inzaghi

"Chi lo conosce bene descrive Inzaghi come uno degli allenatori più preparati nel saper trovare le posizioni giuste ai propri calciatori. Una mano, il tecnico, l’ha trovata in Correa: l’argentino ha modificato il modo di attaccare dell’Inter. Altra piccola variazione sul tema: Calhanoglu. Nelle ultime partite si è visto il turco spesso fare da pendolo tra centrocampo e trequarti, molto più di quanto non facesse nella prima parte di stagione. Piccole svolte, per un’inversione netta di tendenza sul piano dei risultati".

(Gazzetta dello Sport)

 

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