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Inter, Zhang: “Vinceremo sul campo e fuori. Rinnovo Skriniar? Non mi preoccupa”

Inter Zhang
Il presidente nerazzurro incontra i giornalisti in conferenza stampa a Palazzo Parigi dopo l'assemblea dei soci di oggi

Daniele Vitiello

Giornata importante in casa Inter. Questa mattina si è riunita l'assemblea dei soci nerazzurri per approvare il bilancio dell'ultimo anno, alla presenza ovviamente di Steven Zhang e di tutto il board nerazzurro. Il presidente, insieme agli amministratori delegati Beppe Marotta e Alessandro Antonello, interverrà in conferenza stampa a margine dell'assemblea.

Inter trofei

Inter, il saluto di Steven Zhang

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Qui le sue parole, raccolte dall'inviato di FCINTER1908.IT.

Prende parola il presidente dell'Inter Steven Zhang. Questo il suo saluto ai presenti: "Buongiorno, è un enorme piacere potervi dare il benvenuto qui, per la prima volta in presenza dopo tre anni di pandemia. Durante questo periodo così difficile, sono cambiate molte cose, ma nel corso degli anni il nostro amore e la nostra passione per questo club sono rimasti invariati. Gli ultimi anni sono stati difficili, abbiamo attraversato insieme molte criticità, ma con passione e ambizione, aggiungendo tre titoli dopo undici anni di digiuno. Oggi possiamo condividere i risultati finanziari dell'anno 2021/22, prima stagione in cui scorgiamo un segno di ripresa in seguito alla pandemia. Durante l'assemblea del 2019 abbiamo condiviso con voi un record di fatturato, record di successo nel percorso avviato nel 2016, quando il club versava in una situazione assai negativa.

Sono stati avviati investimenti per oltre un miliardo di euro, avviando una nuova era, con una finale europea, la vittoria dello Scudetto, Coppa italia e Supercoppa. Abbiamo portato l'Inter nel panorama del calcio mondiale, portando il club alla vittoria. Vogliamo mantenere il club allo stesso livello, il più alto possibile. Abbiamo finalmente potuto riabbracciare i tifosi a San Siro, spingendo la squadra col loro sostegno. Abbiamo vinto l'ottava Coppa Italia e la sesta Supercoppa Italiana, vivendo immense emozioni come la vittoria contro i nostri rivali di sempre o la magica notte di Anfield. Siamo arrivati agli ottavi di CHampions per la prima volta dopo dieci anni e qualche giorno fa abbiamo replicato questo traguardo. Non se lo sarebbe immaginato nessuno la notte dei sorteggi, ma i nostri ragazzi hanno giocato a testa alta contro tutti e in tutte le competizioni.

La vittoria forse più importante da celebrare è il decimo scudetto della Primavera, riguarda il nostro futuro, è la prima ad averlo fatto. Anche il femminile ha portato risultati sempre più importanti. Abbiamo affrontato la pandemia con dinamismo e alto livello di performance, grazie al lavoro di Marotta che ha allestito una squadra attrezzata per tutti i traguardi. Grazie ad Antonello, invece, il club ha registrato un nuovo record di fatturato e calo delle perdite. Un momento fondamentale per la nuova era dell'Inter è stato l'introduzione del nuovo logo nerazzurro, a simbolo dell'evoluzione dell'Inter da icona del calcio a icona culturale a tutto tondo. Abbiamo rinsaldato il legame con la città di Milano attraverso varie partnership come quella con Monclair.

I lavori di ristrutturazione ad Appiano proseguono per essere all'altezza della storia del nostro club. Ci sono stati anche sviluppi per le strutture del settore giovanile. Anche le infrastrutture tecnologiche sono fondamentali per un club che guarda al futuro. Abbiamo dato nuova forma all'esperienza digitale per i nostri tifosi con un nuovo ecosistema che ci posiziona tra i leader del settore per rapporti con i tifosi.

Il tema principale è ovviamente il nuovo stadio nel distretto di San Siro, investimento importante per il club che ci permetterà di gettare il ponte per ridurre la lacuna che ci separa dal livello topo del settore. I tifosi meritano uno stadio che sia a livello delle nostre ambizioni sul campo. Non abbiamo alcuna esitazione e intendiamo portare avanti il progetto. Stiamo bilanciando piano piano gli effetti nocivi della crisi economica attuale, proseguendo senza sosta sul cammino. Il percorso è tracciato, il calcio si trova ad un nuovo snodo della sua storia e deve aprirsi alle nuove generazioni se vuole sopravvivere in un ambiente caratterizzato da una forte concorrenza.

L'Inter è pronta, nelle ultime settimane leggo che il futuro del club è incerto e che questa incertezza deve essere dissipata oggi. Il nostro impegno è sempre stato chiaro, da quando abbiamo assunto la guida del club nel 2016. Abbiamo dimostrato di essere sulla buona strada e siamo in grado di portare il club a nuovi successi, anno dopo anno, sul panorama globale e nel settore economico. Nuove connessioni, nuove idee, tutto il necessario per un futuro all'altezza della storia dei nostri colori. E' necessario continuare su questa strada, spinti dall'ambizione sportiva e dal sostegno dei tifosi che spingono verso la seconda stella. La nostra promessa è valida e immutata: vinceremo sul campo e fuori dal campo, come sempre. Forza Inter".

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Le domande dei giornalisti presenti

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- Quali sono adesso i progetti per il futuro del club?

"Per noi l'obiettivo di ogni stagione è simile, puntare ad un costante miglioramento sul campo e fuori. E' fondamentale che all'inizio di ogni stagione si garantisca una squadra migliore rispetto all'anno precedente, questo è l'obiettivo principale e finché saremo qui tutta la direzione si impegnerà verso questo obiettivo. Vogliamo migliorare la stabilità finanziaria, ricavi e fatturati, come collaborare con i giusti partner a livello commerciale. Abbiamo dato vita ad una media company, cambiato il nostro logo, per garantire il giusto ambiente per tifosi e partner commerciali al di fuori dell'ambiente calcistico. Come diceva Antonello, per poter essere competitivi ai vertici lo stadio che abbiamo attualmente non è idoneo per poter soddisfare le nostre ambizioni e garantire ai tifosi le esperienze che meritano. Questo progetto è fondamentale nel prosieguo dei nostri lavori".

- L'Inter è staccata in campionato dalla vetta: quanto crede di accorciare questo distacco? Ha fissato un premio scudetto?

"Nel mond0 del calcio ogni stagione è diversa dalla precedente e racconta una sua storia. Il campionato ora è ancora 'giovane', è tutto aperto. C'è del distacco dalle prime, ma se consideriamo le stagioni passate siamo sicuri che la sfida sia ancora aperta. La Serie A è altamente competitiva, lo dice la sua storia. Tutti crediamo di poter rosicchiare terreno e poter competere per il titolo, è già avvenuto in passato. A livello di premi, tutti sanno che per noi ogni partita conta, indipendentemente dagli avversari.

Daremo il meglio fino alla fine, i calciatori sanno cosa ci si aspetta da loro in termini di coraggio e ambizioni per poter essere all'altezza delle competizioni nazionali e soprattutto internazionali. Sono felice di erogare premi in caso di risultati positivi, ma i nostri sono campioni e anche senza premi sanno che devono lottare per il massimo".

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- Non aver ceduto Skriniar in estate conferma che il club non è nella condizione che qualcuno dipinge?

"Le voci sono voci. Noi dimostriamo ogni finestra di mercato di rinforzare la rosa. Se lo aspettano i tifosi e ce lo aspettiamo noi stessi di generare uno slancio positivo anche fuori dal campo. Abbiamo deciso di tenere con noi i capisaldi della rosa nel corso dell'estate, ma questo non significa che le offerte giuste non vadano considerate. Se l'offerta è giusta, bisogna pensare all'aspetto logico dell'investimento. Bisogna avere i calciatori giusti con gli stipendi giusti, per avere un equilibrio sul mercato. Da manager bisogna considerare se sia utile o meno considerare un'offerta per poi reinvestire su altri calciatori.

Su Skriniar in particolare sono sicuro che lui sappia esattamente il significato di questo club, ama i nostri colori e sono sicuro riusciremo a trovare un accordo idoneo per entrambe le parti. Non mi preoccupa per nulla questa situazione. Cercheremo di garantire una squadra competitiva in ogni finestra di mercato, valutando di volta in volta la situazione".

- Ha ribadito che l'Inter non è in vendita, ma secondo indiscrezioni avete due advisor. In cosa vi assistono?

"Le voci sono voci, come sapete. Praticamente ogni anno sento questo tipo di voci, negli ultimi sette anni stiamo cercando di rendere il club sempre migliore. Le voci non sono così importanti, dobbiamo continuare a concentrarci su di noi senza parlare di investitori. Ci sono dei consiglieri che cercano nuovi progetti, ma l'Inter non ha siglato alcun contratto con nessuno di loro. Non ha senso parlare di questo argomento".

- Qual è il sentimento nei confronti del club e della città? Ha un sogno da condividere con i tifosi?

"Onestamente quando sono entrato al Meazza ero davvero nervoso come tutti i tifosi, ma al di fuori ho dovuto operare nel club in quanto azienda, rendendolo competitivo dentro e fuori dal campo. Ho sempre lavorato per il benessere del club. Il sogno è vincere trofei, ma adesso abbiamo già vinto tutti quelli possibili a livello nazionale. Vogliamo vincerne altri, perché ogni singolo trofeo è importante e vogliamo migliorare l'ambizione di questo club. Finché sarò il presidente dell'Inter penserò a vincere sul campo, ma anche migliorare il club al di fuori del campo. Questo è l'obiettivo numero uno. Sento la pressione e l'ambizione per migliorare, anche i nostri calciatori combatteranno fino alla fine".

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