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Inter, Marotta: “Dall’esterno arrivano mine. Conte? Non ci saranno cambiamenti”

A pochi minuti dalla partita contro il Torino, l'ad nerazzurro ha parlato del momento che sta vivendo la squadra di Conte

Eva A. Provenzano

"È stata una settimana delicata. Voci di rapporti instabili tra la società e Conte hanno messo in discussione tutto quanto fatto dall'Inter fin qui. Ma non c'è tempo di perdersi tra mille polemiche, il campo chiama, è il momento di Inter-Torino. E prima della partita del Meazza, Beppe Marotta - ad nerazzurro - ha parlato ai microfoni di Skysport. Ecco cosa ha detto il dirigente:

-Scelte da analizzare: Eriksen e Skriniar sono bocciature?

Assolutamente no, meglio di Conte nessuno può decidere. Ci sono valutazioni sue ed è giusto fare turn over anche per le condizioni climatiche difficili. Sembra una cosa assolutamente normale.

-Futuro, l'Inter vuole andare avanti con Conte? 

Il nervosismo è amarezza per i gol recidivi incassati all'ultimo minuto e lasciano amarezza e rimpianti. Bisogna fare l'analisi del cammino dall'inizio e da oggi, sta dando soddisfazioni in termini di risorse. Lui doveva valutare queste risorse e migliorare la situazione degli ultimi anni. Ci stiamo riuscendo da tutti i punti di vista. Il massimo non esiste c'è sempre da migliorare i particolari. Lo sa Conte e la società. Il lavoro è stato ottimo e possiamo migliorarci per ridurre il gap dalla Juve.

-Inter ha fatto buon lavoro sul mercato. C'è stata mancata crescita dei giocatori? 

Anno un po' anomalo questo, abbiamo non voluto ma dovuto riprendere il campionato e le situazioni si vedono. Anche squadre che avevano perso poco hanno perso adesso. Il post covid è un'esperienza nuova e si riscontrano tante problematiche. Abbiamo perso punti con le squadre cosiddette provinciali, dobbiamo migliorare da questo punto di vista.

-Conte si è detto potrebbe decidere di lasciare. C'è fondamento in quanto è stato scritto?

Ma credo che non ci siano assolutamente cambiamenti. Da parte della società c'è soddisfazione. È un allenatore ambizioso come la società, non dobbiamo dimenticare che è il primo anno in cui allena l'Inter e le altre squadre hanno allenatori da più tempo. Normale che si lasci andare a certe esternazioni che fanno parte delle sue dinamiche comunicative. Si può recriminare su errori fatti. Ci sono le ambizioni e poi le recriminazioni quando non si porta a casa il risultato voluto.

-Brozovic?

Diciamo che sicuramente sono fatti che ci dispiace doverli gestire. Al di là della multa, sono giovani e devono capire che serve essere più incisivi nella vita privata. Bisogna riposare bene in questo periodo di stress agonistico e certe cose non si devono fare. La multa è fatta e il resto lo valuteremo noi. 

-Inter può andare seconda e può vincere l'EL. Non si potrebbe provare a proteggere l'Inter? 

Sono d'accordo. Il blasone dell'Inter è importante, normale che ci sia pressione. Ma arriva dall'esterno e arrivano mine che deteriorano le sensazioni interne. Dobbiamo trovare convinzione nelle nostre capacità. Questo non è un alibi. Gli infortuni patiti al centrocampo portano al fatto che il livello della squadra ne risenta nell'economia delle partite. Ce ne sono tante e si fatica ad avere uomini a disposizione. Ce la giochiamo fino alla fine con la voglia di fare bene.

(Fonte: Sky)

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