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Oriali: “Addio all’Inter? Dispiaciuto, rispetto la decisione. Ai tifosi e a Zanetti dico…”

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L'ex dirigente nerazzurro è tornato sull'addio al club e ha parlato dei meriti di Conte nella conquista dello scudetto

Eva A. Provenzano

Per lui si sono esposti Zanetti e pure la Curva Nord. L'addio di Lele Oriali all'Inter ha lasciato basiti tanti tifosi in un'estate di grandi sconvolgimenti. L'ex dirigente nerazzurro ha rilasciato un'intervista a SportMediaset e ai microfoni di Bruno Longhi ha raccontato quanto accaduto nell'ultimo periodo:

«Ovviamente sono dispiaciuto. Come può essere dispiaciuto chi deve continuare il suo percorso senza un'entità rimasta per tanti anni al suo fianco. Ma ciò che è accaduto mi ha fatto capire -se ancora ne avessi bisogno - che c'è tanta gente che mi ha voluto e mi vuole bene», ha esordito.

L'ex calciatore interista ha aggiunto: «Ho visto lo striscione e sentito i cori a me rivolti e rimarranno sempre dentro me. Voglio ringraziare i tifosi che mi hanno sostenuto sempre con attestati di stima. Valgono più di ogni vittoria. Sia chiaro per tutti: l'Inter è e sarà sempre casa mia. Poi a Zanetti va un ringraziamento speciale, sa quanto abbiamo lavorato per raggiungere uno scudetto atteso 11 anni. Ed è stato un successo al quale hanno contribuito in molti, a partire da Conte che ha riportato l'Inter ai livelli che le competono».

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«Non mi chiedo quale sia il vero motivo che ha spinto il club a sollevarmi dall'incarico. Mi limito a rispettare la decisione. La società ha diritto di scegliere i suoi collaboratori. Per me è stato un anno indimenticabile che ha avuto il culmine nella vittoria dell'Europeo. Con un gruppo coeso, con forte senso di appartenenza e i meriti sono di Mancini e del suo staff in gran parte», ha aggiunto.

Poi ha anche parlato delle questioni campo e della nuova Inter: «Ottima impressione nella prima di campionato, l'Inter è tra le pretendenti allo scudetto. Lukaku? Rispetto le decisioni della società. Lui è un ragazzo d'oro e gli auguro il meglio. La squadra riparte con lo scudetto sul petto. Va riconosciuto merito a Conte per averlo conquistato, per il lavoro che ha fatto, per aver riportato il club nerazzurro nel suo habitat naturale. La Nazionale? Incontrerò la Federazione ma credo ci siano i presupposti per andare avanti fino al Mondiale 2022».

(Fonte: sportmediaset.it)

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