FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

esclusive

ESCLUSIVA Palmeri: “Conte fenomeno, vuole restare all’Inter. Dicevo che era matto chi…”

Getty Images

Il noto giornalista Tancredi Palmeri, intervenuto in esclusiva a FCInter1908.it, ha analizzato il momento d'oro dei nerazzurri

Marco Macca

Cattiva, determinata, tremendamente concreta. L'Inter non sbaglia più un colpo. Il 2-1 al Sassuolo (che ha fatto storcere il naso a qualche esteta) regala ai nerazzurri la decima vittoria consecutiva in campionato. Un successo che vale il +11 sul Milan, quando alla fine del campionato mancano 9 giornate. Sembra fatta, ma guai a dirlo a Conte, che già pensa alla battaglia contro il Cagliari. Il noto giornalista Tancredi Palmeri, intervenuto in esclusiva a FCInter1908.it, ha analizzato il momento d'oro dei nerazzurri.

 Getty Images

L'Inter vince ancora e si porta a +11 sul Milan a 9 giornate dalla fine del campionato. E' fatta?

Noi non giochiamo nell'Inter e dunque possiamo pensarlo. Se lo pensassero loro, sarebbe un errore. Non c'è mai stato un recupero di 11 punti a 9 giornate dalla fine. Dunque, le statistiche direbbero che è fatta.

Si aspettava che Conte riuscisse a colmare il gap con la Juventus in così poco tempo e che fosse proprio lui a porre fine al ciclo bianconero? Quando è arrivato, nel maggio del 2019, l'Inter aveva chiuso il campionato a -21 dai bianconeri...

Me lo aspettavo, perché per me Antonio Conte è sempre stato un fenomeno. Arriva sempre all'obiettivo. Lui è sicuramente fra i primi cinque allenatori del mondo in grado di ottenere sempre gli obiettivi difficili ma fattibili. Ero convinto che ci sarebbe riuscito anche questa volta. Adesso è facile dire che è un fenomeno. Ma, quando l'estate scorsa o a dicembre sentivo affermare, anche tra i tifosi nerazzurri, che avesse smarrito il tocco o che non fosse più all'altezza, rispondevo che erano tutti matti. Nella passata stagione, ha portato l'Inter da -21 a -1, anche se la Juventus ha mollato nelle ultime giornate. Il tutto, facendo un mercato di sostituzione e non di rafforzamento: via Icardi, Nainggolan e Perisic, sono arrivati Lukaku, Barella e Sensi. Come se non bastasse, quest'anno sta vincendo un campionato nonostante l'incertezza societaria. Non ricordo una squadra vincere qualcosa di importante con intorno una tale incertezza.

Di chi sono i meriti più grandi di questa stagione?

Marotta ha senza dubbio fatto un grande lavoro da quando è arrivato. Il lavoro straordinario è proprio di quest'anno, in quanto è riuscito a isolare la squadra dalle incertezze societarie. Un piccolo capolavoro, che vale più dell'acquisto di questo o quel giocatore. Ma, se devo scegliere l'uomo senza il quale di sicuro non sarebbe arrivato lo scudetto, scelgo Antonio Conte.

E' d'accordo con chi sostiene che questa Inter se la giocherebbe anche in Europa?

No, perché l'Inter dell'ultimo mese sta giocando male. Anzi, direi in maniera speculare. I nerazzurri hanno giocato grandi partite: hanno piallato Milan e Juventus. Nella prestazione contro l'Atalanta, per esempio, c'era della strategia dietro: ha voluto drenare i pozzi bergamaschi per poi colpirla. La conferma sta nel fatto che gli uomini di Gasperini hanno sì mantenuto il pallone, senza però mai creare davvero grossi pericoli. Passato l'ostacolo Atalanta, Conte ha visto davanti a sé un'autostrada. Si è detto: 'Ho 5 partite contro avversari abbordabili fino alla partita contro il Napoli. Se faccio 15 punti, è fatta'. In queste partite si è visto sempre lo stesso atteggiamento, volto a vincere al di là dell'estetica. L'Inter sarà stata anche brutta in quest'ultimo mese, ma lo è stato scientemente. Detto ciò, questo gioco non sarebbe sicuramente sufficiente in Europa. Tanto più se pensiamo alle belle partite che i nerazzurri hanno giocato in Europa contro, per esempio, Real Madrid e Barcellona. Conte sarà anche il più odiato in Italia, ma in Spagna dopo quelle due partite hanno tutti parlato di una grandissima Inter, che è andata a giocare a visto aperto e che contro i Blancos ha perso perché ha provato a vincerla fino all'ultimo. Conte ne sa qualcosa di calcio e credo sia il primo a rendersi conto che questo atteggiamento speculare non sia sufficiente in Europa.

Cosa serve sul mercato a questa squadra per competere ad alti livelli anche in Champions League?

L'11 titolare dell'Inter a me sembra molto completo. Tutto è migliorabile ma, vista la situazione attuale, avrebbe maggior senso fare una spesa grande, piuttosto che prendere un calciatore da 15-20 milioni che, magari, non rappresenta nemmeno un valore aggiunto. Siccome le possibilità sono al momento limitate, onestamente è difficile trovare qualcosa da inserire nella formazione titolare. Sicuramente si può prendere un attaccante e, probabilmente, aggiungere un'opzione in difesa. Secondo me, un Dzeko in avanti darebbe la possibilità di ruotare.

Nella sua carriera, Antonio Conte non è mai riuscito realmente ad aprire un ciclo. Può farlo in nerazzurro?

Su questo non sono d'accordo. Tre scudetti consecutivi con la Juventus sono un ciclo. Poi, molto dipende anche dalle contingenze. Lui strappa lo scudetto al Milan, che immediatamente si ridimensiona vendendo Ibrahimovic e Thiago Silva. Alla Juventus che sale, è corrisposto un Milan che scende. Tutte le altre si trovavano in una situazione in divenire. Al Chelsea non ha rivinto la Premier perché c'erano realtà consolidate come Manchester City e Liverpool, o lo stesso Tottenham. In una situazione come questa, non puoi vincere sempre. In questi nove anni, la Juventus ha vinto anche perché l'Inter ha cambiato due presidenti, il Milan tre, la Roma due. Il Napoli aveva un grosso gap da riempire. Il ciclo ha bisogno anche di situazioni favorevoli esterne. L'Inter ha già aperto un ciclo: l'anno scorso è arrivata in finale di Europa League, quest'anno probabilmente vincerà lo scudetto. Ma, siccome la Juventus non smobilita, l'anno prossimo sarà di nuovo lì. Molto dipende anche dal progetto societario. Conte è il migliore nel raggiungere obiettivi difficili, ma raggiungibili. Gli obiettivi impossibili non li raggiunge nessuno. Non può farcela da solo.

Si è parlato della possibilità che l'allenatore e Marotta rinnovino il contratto con il club. Cosa può dirci in merito?

In una situazione normale non ci sarebbero dubbi. Ma quella attuale non lo è. Bisogna capire chi comanderà e con quali premesse. Conte stesso potrebbe farsi delle domande sulle prospettive future. Io non credo che lui voglia andare via, credo voglia restare, anche perché difficile trovare qualcun altro che ti dia 12 milioni l'anno. Ma c'è un'incognita forte sulla società. E' tutto veramente legato a quello.

Che idea si è fatto della situazione societaria? Crede che alla fine Suning passerà la mano?

Penso che Suning non voglia passare la mano, ma che possa anche essere costretta a farlo. Sta provando a prendere tempo per vedere se riesce a trovare un equilibrio. Difficile si vada oltre l'estate. Anche perché, mettiamo che continui anche nella prossima stagione, nel 2021 scade il primo triennio di Conte: che cosa deciderà di fare? Il progetto tecnico dipende da lui. Sono cambiati giocatori, allenatori e dirigenti, ma è solo con lui che si sta tornando a vincere. Ovvio che sia lui il punto di partenza anche per il futuro.

A proposito di futuro, i tifosi dell'Inter sono spaventati per le voci su Lukaku. Resterà?

Tutto è possibile. Se arriva un'offerta grossa è anche possibile, teoricamente, che possa andare via. Lukaku sta bene ed è anche un investimento sostenibile per il club. Ma, se dovesse arrivare un'offerta che vale la pena ascoltare, e parliamo di almeno 120 milioni, il rischio che l'offerta venga ascoltata c'è. Finché non si risolve tutto a monte, non si essere tranquilli.

tutte le notizie di