In casa Inter, tiene banco il tema legato alle trattative per la cessione di alcune quote da parte di Suning: stando alle ultime indiscrezioni, però, non c'è solo BC Partners perché si segnala l'interesse del fondo saudita Pif, del valore di 400 miliardi di dollari e presieduto da Mohammad bin Salman, entrato in contatto proprio con Suning.
copertina
Il fondo Pif punta al 30% dell’Inter: i dettagli e la posizione di Suning
Stando alle ultime indiscrezioni, non c'è solo BC Partners interessato all'Inter perché si segnala l'ingresso in scena del fondo saudita Pif
Pif-Inter, la proposta
LEGGI ANCHE
"La proposta di investimento presentata dall’advisor Goldman Sachs è stata esaminata nel dettaglio: prende corpo l’idea di investire sul 30% del club, valutato circa 300 milioni. Il colosso cinese è, sì, in cerca di finanziatori, ma pure deciso a tenere il timone del club: gli 1,9 miliardi incassati con la vendita del 23% delle azioni in patria hanno poi reso meno urgente la necessità di valutare subito le proposte sul tavolo", spiega infatti l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Oltre al fondo Pif, vanno seguite con attenzione le piste che portano a BC Partners e Fortress.
Fondo Pif e il progetto Saudi Vision 2030
Secondo la Rosea, le manovre del fondo sovrano saudita Pif vanno ascritte all'interno del progetto "Saudi Vision 2030", "gigantesco progetto per diversificare l’economia del Paese nel prossimo decennio e sviluppare sanità, istruzione, infrastrutture, turismo. E lo sport non è certo secondario nella nuova Arabia: sono state, infatti, organizzate a Gedda e Riad due Supercoppe italiane e “Pif” ha sfiorato l’acquisto del Newcastle. Ma c’è di più, la città di Milano è considerata altamente strategica per lusso e cultura, al punto che già 2 anni fa i sauditi stavano per entrare nel Cda della Scala", commenta La Gazzetta che poi rivela come tutto saltò a causa delle accuse al regime sul tema dei diritti umani.
© RIPRODUZIONE RISERVATA