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Raiola: “Avevo ragione su Thohir! Ibra farà come i Queen. Scaricato da Lukaku? Diciamo che…”

Raiola, poi, spiega: "Il problema di Balotelli è la mancanza di arroganza"

Matteo Pifferi

Lunga intervista concessa da Mino Raiola a Repubblica. Il rinomato agente ha parlato del ritorno in Italia di Zlatan Ibrahimovic:

«Zlatan è tornato per divertirsi e per far divertire il mondo. Non potevo permettere che il suo ultimo palcoscenico fosse Los Angeles. Questi sei mesi saranno come l’ultima tournée dei Queen, un lungo tributo: bisognava farlo a San Siro».

Perché molti dei suoi giocatori sono arroganti? Li educa lei a esserlo?

«Sono ambiziosi, che è diverso. Matuidi vi sembra arrogante? Nedved, se fosse stato arrogante, non avrebbe vinto un Pallone d’oro ma tre. E il problema di Balotelli è proprio la mancanza di arroganza, difatti è contento della sua carriera ed è l’unico a esserlo. Zlatan sì, è arrogante, infatti ho dovuto togliergli l’olandese che aveva dentro e metterci un italiano. “Ci penso io”, mi disse Capello, e Ibra ha imparato a fare gol. Gli olandesi sono un popolo straordinario, geniale, ma nel calcio loro sì, diventano arroganti. Pensate a Van Gaal. Infatti mi diverto a rinfacciargli i Mondiali vinti dall’Italia»..

Non l’ha mai scaricata nessuno?

«Diciamo che con Lukaku la separazione è stata consensuale».

Certi tifosi la odiano, dicono che lei non ha rispetto per le bandiere, ma solo per gli affari.

«Dovrebbero chiedermi scusa per Donnarumma: Mino, avevi ragione tu. Volevo portarlo via perché non mi fidavo di quel Milan, come non mi fidavo dell’Inter di Thohir, e ditemi se non avevo ragione. Sarò poco romantico e politicamente scorretto, ma il mio scopo è massimizzare la carriera dei miei giocatori. Mi chiedo sempre: “cosa farei se fosse mio figlio?” I soldi sono solo l’ultimo step».

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