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Setien: “Lautaro un grandissimo, tutti vogliono giocare con Leo. Messi via? Non succederà”

Il tecnico del Barcellona ha parlato di mercato e dell'interesse per l'attaccante dell'Inter che anche Messi vorrebbe in squadra

Andrea Della Sala

Lautaro Martinez è più che mai un obiettivo del Barcellona. L'attaccante dell'Inter è il rinforzo scelto dai catalani per la prossima stagione e spinto anche da Leo Messi. La Gazzetta dello Sport ha intervistato l'allenatore del Barça Setien e ha parlato anche del Toro Martinez:

Parlando di attualità calcistica, le facciamo alcuni nomi. Lautaro Martinez.

«Un calciatore importante, un grandissimo giocatore, e il Barcellona è sempre interessato ai grandi giocatori, ovvio. Ma in questi tempi senza calcio ogni giorno esce un nome diverso. Si parla anche di Neymar. E sono sicuro che mi chiederà di Fabian Ruiz».

E le voci di uno scambio Pjanic-Arthur?

«Parlo molto spesso con i miei dirigenti e nessuno mi ha mai detto nulla al proposito. Tra l’altro Arthur ha dichiarato già due volte che vuole restare al Barça e lo capisco perfettamente, al suo posto la penserei come lui: non lascerei una squadra come questa, la possibilità di avere al fianco il miglior giocatore del mondo. E un grande allenatore…».

Pjanic è un altro di quelli che le piace?

«È un altro ottimo giocatore, ma mi permetta una considerazione più generale legata al momento: oggi parlare di mercato è azzardato. La stragrande maggioranza delle società dovrà riadattare i propri budget, il danno sofferto dal movimento è enorme e sarà necessaria una ristrutturazione profonda. Le grandi quantità di denaro che ultimamente si stavano pagando per i giocatori non saranno più plausibili, almeno a breve termine. Così come ci sono diversi giocatori che magari volevano andar via e non potranno farlo perché in giro non ci sono soldi. Anche io vorrei guadagnare di più e non sarà possibile: se i budget diminuiscono bisognerà adeguare gli stipendi, questa è la realtà. Il calcio vive in una bolla che anno dopo anno è cresciuta a dismisura. Un mese e mezzo di crisi è stato sufficiente per portare in superficie il dramma economico di tanti club».

Vede possibile spendere 222 milioni per un giocatore come Neymar?

«No. Non penso che ci sia qualcuno che possa spendere tanto. E i piccoli club hanno l’acqua alla gola. Tante società vivevano al limite e al primo scossone serio sono andate in crisi. Il calcio viveva a un ritmo fuori controllo».

Tra due mesi Messi sarà libero di andarsene, gratis. Un incubo?

«No perché non succederà. Messi e il Barcellona saranno sempre uniti. È così e basta. Leo è al Barça da vent’anni e nessuno potrebbe spiegarsi una situazione di rottura».

Nonostante alcune turbolenze recenti.

«Certe cose succedono in club tanto grandi, è normale che ci siano conflitti. Ma si risolvono. Nella relazione tra Messi e il Barcellona c’è grande sentimento, qualcosa che va oltre i soldi e gli interessi. Bisogna fare di tutto perché Messi sia fiancheggiato al meglio così che il Barcellona possa continuare a vincere come negli ultimi 15 anni».

Per questo si parla di Lautaro, magari piace a Leo.

«Bisognerà chiederlo a lui. Scherzi a parte tutti i buoni giocatori possono attirare l’interesse del Barcellona, questo è chiaro. Così come il fatto che per tanti calciatori il fatto di poter giocare con Messi rappresenti un incentivo enorme».

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