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L’obiettivo di Barella che insegue un record. E lunedì sfida all’idolo Stankovic

L’obiettivo di Barella che insegue un record. E lunedì sfida all’idolo Stankovic - immagine 1
L'ex nerazzurro è il modello calcistico del centrocampista sardo e contro i blucerchiati insegue un record

Gianni Pampinella

Nicolò Barella lo ha sempre ribadito: "Il mio idolo è Dejan Stankovic". L'ex nerazzurro è il modello calcistico del centrocampista sardo. Una sorta di maestro da imitare e Nicolò è sulla strada giusta e ha davanti a sé ancora diversi anni di carriera per avvicinarsi al numero di trofei vinti da Deki, 25. "Deki era il giocatore a cui si ispirava, uno che sapeva fare di tutto: abbinava qualità e quantità, correva per due, contrastava, ma era capace anche di cross perfetti per i compagni o di segnare reti da una distanza impossibile", sottolinea la Gazzetta dello Sport.

L’obiettivo di Barella che insegue un record. E lunedì sfida all’idolo Stankovic- immagine 2

"Barella all’andata ha firmato il gol del 2-0 su lancio millimetrico di Bastoni. A fine partita poi ha abbracciato Stankovic e il loro è stato un saluto affettuoso durato una decina di secondi. Un qualcosa di non comune tra un calciatore che ha appena condannato alla sconfitta l’allenatore avversario. Lunedì sera al Ferraris si abbracceranno di nuovo, prima e magari dopo la partita. Perché tra i due il rapporto è diventato forte. Barella in stagione è a quota 6 reti totali. E’ a meno uno dall’eguagliare il suo record personale di 6 centri in Serie A, un primato stabilito nel 2017-18 con il Cagliari".

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"L’ultimo incrocio con l’idolo d’infanzia lo ha ispirato e per questo il tecnico della Sampdoria non può essere sereno. Non vorrebbe che la storia dell’andata si ripetesse perché i blucerchiati hanno bisogno di punti e perché lui, pur legatissimo ai colori dell’Inter, non si può permettere di fare sconti. Ecco perché preparerà la gara con ancora più attenzione rispetto al solito. Un altra rete da Barella la eviterebbe volentieri anche se gli vuole bene e un po’ lo considera il suo erede alla Pinetina".

(Gazzetta dello Sport)

 

 

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