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Skriniar, rilancio Tottenham. Inter, no Milenkovic: il piano per due acquisti top

Il club nerazzurro studia la strategia per rinforzare la difesa e il centrocampo in caso di addio del difensore slovacco ex Samp

Alessandro De Felice

"Il mercato è aperto, stiamo provando a rinforzare la rosa". È il messaggio lanciato da José Mourinho dopo la sfida di Europa League di giovedì sera. Il portoghese ha risposto così alla domanda sul possibile arrivo di Milan Skriniar dall'Inter. Il Tottenham e il club nerazzurro cercano un accordo che al momento appare ancora distante.

Gli Spurs speravano di chiudere l'operazione per circa 30 milioni di euro, i nerazzurri vorrebbero incassare almeno 50 milioni.

Tuttosport sottolinea come la cifra proposta sia troppo bassa paragonandola a quella dell'ultimo affare tra i due club dello scorso gennaio. In nerazzurro è arrivato Eriksen per 27 milioni di euro a sei mesi dalla scadenza del contratto, con il danese libero di firmare a zero a partire dal 1° febbraio. Solamente tre milioni di differenza. Pochi se si considera che Skriniar ha ancora tre anni di contratto.

Levy, il presidente degli Spurs, potrebbe spingersi fino a 40, con un rialzo di 10 milioni: a quel punto sarà possibile trovare un accordo che accontenti tutti.

L'Inter ha già deciso: non reinvestirà il ricavato su un difensore dalla valutazione elevata come nel caso di Milenkovic della Fiorentina (40 milioni) ma proverà a regalare a Conte un calciatore come Smalling, rientrato alla Roma dopo il prestito al Manchester United. Il tesoretto incassato dalla cessione di Skriniar, unito al basso costo dell'operazione per il difensore inglese e al possibile addio di Brozovic, servirà per finanziare l'arrivo di N'Golo Kanté, pupillo di Antonio Conte.

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