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Spallata Inter, la vetta ora trema. Calhanoglu irriconoscibile per i milanisti

Inter Spezia

L'analisi sul match vinto dai nerazzurri ieri al Meazza contro lo Spezia dell'ex Thiago Motta

Daniele Vitiello

Pesano come un macigno i tre punti conquistati dall'Inter contro lo Spezia. Il fiato sul collo, che nell'ultimo turno aveva giocato un brutto scherzo al Milan, ha fatto sbandare stavolta il Napoli, rimontato dal Sassuolo e ora distante soltanto due punti. La squadra di Inzaghi è un'equazione perfetta, ha trovato il suo equilibrio e pur cambiando qualche pedina non arretra di un centimetro. Il perché è facile: la forza dei nerazzurri, quest'anno ancor di più, è nel collettivo. Il tecnico sembra esser sbarcato ormai anni fa ad Appiano, per quanto è riuscito ad incidere fino a questo momento. La scommessa di Marotta e Ausilio è vinta a prescindere da come finirà la stagione: ci sono tutti i presupposti per aprire un ciclo.

Spallata Inter, la vetta ora trema. Calhanoglu irriconoscibile per i milanisti- immagine 2

L'avvicinamento è stato prudente perché ogni interista che si rispetti conosce bene le insidie che può nascondere una gara del genere. Infrasettimanale, con diverse assenze e un avversario che non ha nulla da perdere. Il contesto era diabolicamente perfetto per scivolare sulla più classica delle bucce di banana, ma questa Inter ormai da oltre un anno ha la giusta mentalità per qualsiasi tipo di situazione. Il lungo possesso palla, approfittando del baricentro basso della squadra di Thiago Motta, ha creato i presupposti per andare in vantaggio prima del giro di boa, fondamentale per evitare patemi. Senza però perdere la calma, che è la virtù dei forti non a caso. Forti come l'Inter.

Sorprende lo spirito mostrato fino a questo momento da tutti, ma una menzione speciale la merita Hakan Calhanoglu. Nell'Inter orfana di alcuni suoi leader è salito ancor di più in cattedra, mostrando un lato di sé praticamente sconosciuto alla Milano rossonera. Il turco è un valore aggiunto non soltanto per ciò che è in grado di esprimere palla al piede, con continuità sempre maggiore, ma anche per la personalità che mette in campo. Il rigore realizzato nel derby ha repparesentato la scintilla che ha innescato un circolo virtuoso degno di nota. Hakan lotta su ogni pallone, rincorre gli avversari e migliora a vista d'occhio anche in fase d'interdizione. Una manna dal cielo per SImone Inzaghi.

 

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