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Stadio, Repubblica: “Possibile divorzio Inter-Milan: ecco lo scenario”

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Il divorzio Milan-Inter potrebbe essere accelerato dalla natura del fondo arabo, specializzato in investimenti immobiliari

Marco Astori

Spunta una nuova possibilità per quanto riguarda il nuovo stadio di Milano. Secondo quanto riporta Repubblica, infatti, potrebbe avvenire un clamoroso divorzio tra Inter e Milan, con i rossoneri, che sono in trattativa con Investcorp per l'acquisizione del club, che potrebbero staccarsi e decidere di realizzare un impianto solo per sé: "Se infatti le difficoltà politico-burocratiche dovessero indurre all’abbandono del progetto San Siro, il Milan potrebbe anche valutare di tagliare il legame con l’Inter e di studiare uno stadio di sua totale proprietà, in modo da non dividere più le spese, ma soprattutto i guadagni.

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Alla valutazione non è estranea la trattativa per la cessione della società tra il fondo statunitense Elliott e il fondo arabo Investcorp. Mentre l’ambasciata del Bahrain in Gran Bretagna conferma l’esclusiva in corso e rafforza i pronostici di un closing a fine stagione, il divorzio Milan-Inter potrebbe essere accelerato dalla natura del fondo arabo, specializzato in investimenti immobiliari e certamente attratto anche dalla complicata ma affascinante ipotesi di restare a San Siro col centro sportivo, spostando Milanello nei 27 mila ettari della Maura, dentro il parco di Trenno, fino a fine 2022 destinati all’ippica e poi comunque a verde.

Per ora il progetto nuovo San Siro - presentato ormai quasi tre anni fa – è stato rallentato dalle richieste del sindaco Sala. La consultazione cittadina rischia di portare a un referendum congiunto con le politiche dell’estate 2023. Per questo da qualche tempo sono ripresi i colloqui con il comune di Sesto San Giovanni, ai confini nord di Milano, dove sarebbe disponibile l’area delle ex acciaierie Falck. La proprietà cinese di Suning non pare avere la stessa urgenza di Elliott, che ha prenotato la seconda qualificazione alla Champions e ha risanato il bilancio (a fine giugno le perdite dovrebbero aggirarsi sui 40 milioni)", si legge.

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