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Inter, è tornato il vero Barella: rendimento da top player, i numeri lo incoronano

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Il centrocampista nerazzurro, dopo un inizio di stagione al di sotto dei suoi standard, ha ripreso il suo ruolo di trascinatore

Fabio Alampi

Dopo un inizio di stagione al di sotto dei suoi standard, Nicolò Barella è tornato il trascinatore che tutti conoscono: motorino inesauribile del centrocampo, qualità e quantità al servizio dell'Inter. E un rendimento che, come sottolinea La Gazzetta dello Sport, lo porta tra i top assoluti nel suo ruolo: "Più gol, assist e prestazioni da top player, meno gesti plateali di insofferenza e nervosismo. Qualcosa recentemente è cambiato nella stagione di Nicolò Barella. Il valore del centrocampista sardo non era, non è e non sarà mai messo in dubbio dalla dirigenza dell'Inter che, non a caso, prima dell'inizio ufficiale del calcio mercato estivo ha chiarito a un emissario del Tottenham l'incedibilità del ragazzo.

In questo inizio di 2022-23, però, Barella non sempre ha reso secondo le sue possibilità. Prove al di sotto dell'elevato standard di rendimento al quale aveva abituato gli addetti ai lavori e i tifosi gli sono costate delle critiche; idem qualche protesta troppo vistosa nei confronti dei compagni per un passaggio sbagliato o per un movimento non corretto".

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"Per la prima volta da quando indossa la maglia nerazzurra, ha segnato per due partite di fila: mercoledì a Barcellona su perfetto assist di Bastoni e ieri contro la Salernitana su lancio di Calhanoglu. Gol per certi versi fotocopia e frutto della sua bravura nell'inserirsi... a fari spenti, sul centrodestra. Il totale stagionale è già di 4 reti e altrettanti assist per i compagni. [...] Barella ha già eguagliato il numero di reti del suo 2021-22 quando però è andato in doppia cifra come assist. Può raggiungerla anche quest'anno? Ieri è stato lui ad armare il piede di Lautaro sull'1-0, ma pure la rete della vittoria di Brozovic contro il Torino era stata frutto di una sua intuizione.

Perché Nico ha visione di gioco, qualità nei passaggi, ma soprattutto corsa. Un mix non comune per un mediano. L'investimento da 49 milioni, bonus compresi, fatto al momento del suo acquisto (giugno 2019) è stato ampiamente giustificato dal rendimento avuto. Idem l'aumento dell'ingaggio che lo mette nella classifica dei più pagati dietro solo a Lukaku, Brozovic e Lautaro. È chiaro però che da lui tutti, Inzaghi compreso, si aspettino moltissimo".

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