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Brand, stadio e crescita: ecco perché Zhang chiede “almeno” 1,2 mld per l’Inter

Inter Zhang
1,2 mld di euro. È questa la cifra minima richiesta da Zhang per cedere "un gioiellino come l'Inter" spiega La Gazzetta

Matteo Pifferi

1,2 mld di euro. È questa la cifra richiesta da Zhang per cedere l'Inter. "Brand Finance, società di consulenza di riferimento nella valutazione dei marchi, nella sua classifica 2022 relativa al calcio europeo ha piazzato l’Inter al 14° posto (valore 495 milioni di euro), tre posizioni al di sopra del Milan (269). Se non è tutto, è molto. Molto per spiegare la cifra al di sotto della quale non è possibile immaginare una vendita dell’Inter. Un miliardo e duecento milioni di euro è la valutazione complessiva che circola del club nerazzurro. Valutazione che non è ufficiale - non può esserlo, ovviamente - ma che prende a riferimento la recente operazione di cessione del Milan, passato di mano la scorsa estate proprio per la stessa cifra. Se Brand Finance non sbaglia, molto difficilmente avverrà qualcosa nei prossimi mesi intorno all’Inter per una cifra inferiore", spiega infatti La Gazzetta dello Sport.

Brand, stadio e crescita: ecco perché Zhang chiede “almeno” 1,2 mld per l’Inter- immagine 2

I conti

Ad impattare sulla valutazione non è solo il brand ma anche altri fattori: "È bene dire che il riferimento numerico, 1,2 miliardi di euro, è inteso sul 100% delle azioni: la valutazione è totale. Da qui si parte, al di sotto di qui Steven Zhang non vuole scendere. Ed è un parametro valido per qualsiasi opzione, sia essa la ricerca di un partner finanziario (che poi sarebbe la pista preferita dalla proprietà) oppure il passaggio di mano definitivo. Peraltro, sarebbe più giusto dire che Zhang non può scendere, nella valutazione. Perché, al netto del prestito Oaktree (300 milioni interessi compresi) e del bond rifinanziato fino al 2027 da 415 milioni di euro, vorrebbe dire ricavare dalla cessione dell’Inter molto meno di quanto investito nel club, conteggio da circa 650 milioni di euro (anche qui, al netto delle sponsorizzazioni dirette e indirette arrivate dalla Cina)", racconta la Rosea, che evidenzia già come con 1,2 mld di euro, Zhang andrebbe incontro a minusvalenza.

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Crescita importante

Le cifre, in ogni caso, sono ben diverse da quelle sulle quali si ragionava due anni fa con il fondo BC Partners, con una valutazione di 750 mln di euro. Nel frattempo l'Inter ha vinto uno scudetto, ha conquistato un ottavo di Champions ed è vicino al secondo, che potrebbe essere aritmetico già settimana prossima. "La Serie A è oggi lontana dal modello Premier League, in termini di numeri generali, di trofei, di diritti tv e di impianti sportivi. Ma per chi vede potenzialità di crescita, l’Italia è un Paese a cui guardare. Il fermento intorno ai diritti tv - proprio in settimana è prevista un’assemblea di Lega sul tema - con l’interesse di diversi fondi ne è la prova. L’attivismo diffuso sulla costruzione di nuovi impianti è un altro punto. E peraltro anche l’ok alla costruzione dello stadio di Milano sarà/sarebbe un asset decisivo per il valore del club, sia in termini patrimoniali sia di futuri ricavi. Non può passare inosservato, poi, il fatto che una delle banche che ha in mano il faldone Inter sia Raine Group, specializzata nel settore media e telecomunicazioni: è in quell’ambito che si cercano investitori, è da lì che potrebbero arrivare novità nei prossimi mesi. A patto che si raggiunga il tetto da 1,2 miliardi, s’è capito", chiosa il quotidiano.

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