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Inter, niente rottura con Conte. Marotta non si tocca, Zhang prova una mediazione impossibile

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Il presidente dell'Inter non vuole un dualismo tra tecnico e ad, sul mercato non ci sono grossi fondi ma 3 acquisti già definiti

Andrea Della Sala

A tenere banco in casa Inter è il futuro di Antonio Conte. Dopo le parole dure del tecnico a seguito della finale persa col Siviglia, diventa difficile una sua permanenza in nerazzurro. Oggi o domani l'allenatore e la dirigenza si incontreranno e faranno il punto della situazione.

"Il vero nodo della questione è come si porrà Zhang di fronte al colloquio con l’allenatore, al quale seguirà un confronto tra lo stesso Conte e gli altri dirigenti. Posto che l’esonero non è una via percorribile. Va ricordato che il bilancio in corso è “libero” dal contratto di Spalletti, già tutto accantonato al 30 giugno 2019. Il presidente chiederà conto al tecnico delle uscite pubbliche di Bergamo e Colonia e poi vorrà ascoltare quanto avrà da dire Conte. Se il dialogo verterà sul dualismo tra l’allenatore e la dirigenza, nello specifico l’a.d. Marotta, Zhang non aprirà la porta. Ma se, come è anche ipotizzabile, la chiacchierata sarà anche e soprattutto sulle strategie di sviluppo del club, allora bisognerà capire se le distanze saranno colmabili, se il mercato prospettato dalla proprietà si sposerà con le idee di rafforzamento dell’allenatore. In questo senso l’orientamento dell’Inter è già noto: non ci sono molti fondi, un investimento corposo è già stato fatto con Hakimi, le operazioni Kumbulla e Tonali sono ben avviate, il resto sarà fatto in considerazione delle cessioni (Brozovic e Skriniar, a meno che il Barcellona all’improvviso non si rifaccia vivo per Lautaro)", spiega La Gazzetta dello Sport.

"E’ chiaro che in ogni caso a Conte la società chiederà di limitare uscite pubbliche velenose come quelle recenti. Ma se non si trovasse un punto d’incontro sulle prospettive, allo stesso modo non è automatico che si possa raggiungere un accordo veloce sul lato economico. Chi farebbe la prima mossa? E poi, dagli scenari, non si può neppure escludere che il presidente provi a giocare la carta della mediazione. Perché, agli occhi di Zhang, Conte è comunque il primo allenatore che ha reso l’Inter competitiva ai massimi livelli sotto la sua gestione. E per il quale un anno fa si convinse a firmare un contratto onerosissimo, dopo la scelta di Marotta. Insomma, anche se certamente poco romantici, nella vita esistono anche i matrimoni di interesse", spiega il quotidiano.

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