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Paratici: “Juve, intrapreso linea nuova. Darà i suoi frutti. Le assenze…”

Getty Images

Il dirigente bianconero ha parlato prima della sfida contro lo Spezia

Eva A. Provenzano

Prima della sfida contro lo Spezia, Fabio Paratici - dirigente della Juventus - ha parlato del momento dei bianconeri. Questo è quanto ha detto: «Vincere conta più del solito stasera? Purtroppo, agli occhi di chi non è di calcio conta sempre solo vincere. Il risultato conta moltissimo anche per noi. Ma sappiamo che per raggiungerlo bisogna fare delle cose, allenarsi bene, avere una rosa competitiva. lavorare bene in generale. Seguiamo questa idea, anche stasera sarà una gara come le altre, cercheremo di giocarla al massimo e al meglio che possiamo e cercheremo di portare a casa i tre punti». 

-Negli ultimi due anni sono state state fatte due scelte rivoluzionare in panchina. Da Allegri a Sarri, da Sarri a Pirlo, un esordiente. Ma abituati a vincere con una strategia conservativa, questo il momento più delicato per la Juve?

Conservativo non era. Perché siamo qui da 11 anni e i cicli durano 3-4 anni e noi abbiamo cambiato 3-4 volte e siamo riusciti sempre a vincere. Questo è un merito della nostra gestione. Quest'anno abbiamo rinnovato, abbiamo intrapreso una nuova linea. Siamo coscienti di quanto fatto e convinti che questa linea darà i frutti sperati. 

-Se potesse tornare indietro, allo scorso mercato e potesse cambiare una sola mossa, prenderebbe un attaccante, un centrocampista di qualità o terrebbe tutto come è ora? 

Non sono su lascia o raddoppia. Le scelte si devono contestualizzare al momento. Le cose possono cambiare. Siamo convinti delle cose fatte. Abbiamo rinnovato la rosa, cambiato l'allenatore e contenti della via che abbiamo intrapreso.

-Siete stati coerenti all'interno del percorso con Pirlo che ha portato la sua strada avanti. La Juve è stata sfortunata perché tanti interpreti non sono stati decisivi e pagate qualche assenza più di altri, come stai vedendo Pirlo in questo percorso? 

Riassunto benissimo. Andrea lo conosci bene, sai che la pressione a lui piace, come a tutti noi che abbiamo fatto calcio ad un certo livello. E godete di questa cosa, questo il suo stato d'animo credo sia in questo momento. La squadra cerca di avere una certa linea di gioco, la porta avanti, siamo convinti di quello che facciamo. Per le assenze, non lo utilizziamo come argomento. Ci sono giocatori bravi che possono sopperire alle assenze di altri. Certo è che comunque quando hai fuori cinque-sei-sette giocatori nello stesso momento, di un certo peso, anche solo per una questione di cambi, pesa un po'. 

Preso un colpo sabato. Ha provato oggi ma sentiva dolore e ha preferito non giocare, abbiamo preferito preservarlo.

(Fonte: SS24)

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