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Tardelli: “Allegri grande tattico, Mourinho grande motivatore. Chi perde tra Juve e Roma…”

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Sulle colonne de La Stampa, Marco Tardelli ha detto la sua in vista di Juventus-Roma, posticipo di giornata

Matteo Pifferi

Sulle colonne de La Stampa, Marco Tardelli ha detto la sua in vista di Juventus-Roma:

"Tanti ricordi: Juventus-Roma era la Partita. Duelli da mezzogiorno di fuoco, Boniperti-Viola, con i loro memorabili messaggi, scritti di proprio pugno. Il famoso righello che il presidente della Roma inviò a Boniperti per misurare il fuorigioco di Turone. A proposito, non so se da lassù, cari Dino e Giampiero, riuscite a capire quanto ci mancate. E poi le dichiarazioni pungenti e provocatorie da parte dei giornalisti «tifosi», di una delle due squadre. Il duello tra il maestro Nils Liedholm e Giovanni Trapattoni, allievo e compagno di squadra. Modi diversi di affrontare il calcio, ma il rispetto era sempre e comunque presente. Famose alcune frasi del loro repertorio. Lo svedese sempre serafico rispose ad un giornalista che «il possesso palla è fondamentale, se tieni il pallone 90 minuti sei sicuro che l’avversario non segnerà mai un gol…». Ed anche il Trap, meno serafico, una volta dichiarò: «Non inseguo più chimere, le lascio a Sacchi. Icaro volava, ma Icaro era un pirla».

"Il duello Pruzzo-Brio, sempre vivace, mai cattivo. Insopportabile per Pruzzo ma non sopra le righe. Agostino Di Bartolomei-Gaetano Scirea, silenzio assordante, solo classe pura e rispetto, mai

una scorrettezza, una grande stretta di mano ad inizio gara. Platini-Falcao, i due fuoriclasse che con le loro giocate entusiasmavano i tifosi. Bruno Conti, il MaraZico, che si disperava al pensiero d’incontrare Cabrini o Gentile. Tanti sono i ricordi che mi porto nel cuore. Amici, colleghi, compagni, con i quali e contro i quali ho vissuto una parte della mia carriera calcistica. Ma se torno indietro con la mente a quelli anni, rivedo solo tante risate e tanto affetto. Il calcio è giustamente cambiato, in meglio o in peggio non sta a me giudicare, ma l’incontro fra Roma-Juventus è ancora molto sentito. Ed il duello Allegri-Mourinho crea molte aspettative. Allenatori vincenti, con caratteri vivaci, che sanno farsi seguire dal gruppo. Grande motivatore il portoghese, già entrato nel cuore della tifoseria. Grande tattico l’italiano, che non è mai entrato davvero nel cuore dei suoi tifosi e sinceramente non ne capisco proprio il motivo. Entrambi hanno necessità di vincere, ma per la Juventus una sconfitta sarebbe disastrosa".

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