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Juventus, Visnadi: “Ma cosa fa Nedved? Da quando è andato via Marotta…”

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Gianni Visnadi, su calciomercato.com, ha voluto sottolineare come l'addio di Marotta dalla Juventus abbia generato caos tra i bianconeri

Matteo Pifferi

Nelle ultime ore si è parlato di un diverbio acceso tra Agnelli e Nedved dopo la finale di Coppa Italia. Gianni Visnadi, su calciomercato.com, ha voluto sottolineare come l'addio di Marotta dalla Juventus abbia generato caos tra i bianconeri:

"Ma cosa fa Nedved? Non risulta che scelga i giocatori, anche perché per anni ha trascorso a Miami quasi tutto il tempo che separava la fine di una stagione dall’inizio dell’altra. Non sceglie gli allenatori, perché Sarri l’aveva voluto Paratici e Pirlo fu un’idea dichiaratamente di Agnelli, ma ugualmente del dg oggi al Tottenham. Lui semmai li aveva entrambi confermati più volte in tv, Pirlo addirittura a fine marzo e poi a metà maggio, 10 giorni prima della Coppa Italia poi vinta e 2 settimane prima dell’esonero poi puntualmente arrivato. Non proprio parole “pesanti” le sue, evidentemente"

Se il primo collaboratore del presidente si fa sorprendere a litigare con l’allenatore dopo una sconfitta, la colpa è di Allegri e delle sue scelte, così passa che la Juventus ha perso la finale di Coppa Italia perché ha messo Bonucci in campo troppo presto e non perché l’Inter è più forte, come peraltro dicono la classifica del campionato e i 4 scontri diretti in stagione.

Negli ultimi 4 anni, dacché fu allontanato Marotta, la gestione tecnica della Juventus, tra campo e uffici è stata quasi da saloon, la squadra si è indebolita senza che nessuno se ne accorgesse. Ricordare come CR7 sia stato sostituito con Moise Kean («un attaccante da 25 gol», Pavel dixit) è l’esemplificazione del passo da gambero, una corsa all’indietro anziché la rincorsa a chi ti era passato davanti.

Al di là del sottopancia che lo vuole consigliere di amministrazione (dal 2010) e vicepresidente (dal 2015) è questo il momento in cui Nedved deve essere utile al suo amico presidente, che ha già spiegato come Allegri guiderà la squadra anche nei prossimi anni. Fare qualcosa, rendersi prezioso. Minare la già scossa credibilità del tecnico è l’ultima cosa di cui ha bisogno la Juventus".

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