Poi ha segnato un gol al Milan (importante ma inutile), ha propiziato quello di Darmian a Venezia con una giocata da campione (controllo e tiro al volo) e ha nuovamente fatto gol al Bologna, festeggiando con una rabbia che manifestava in maniera evidente il suo stato d’animo. Nessuno, tanto meno Inzaghi, ha mai dubitato che Lautaro tornasse a segnare con regolarità. Questione di sfortuna (pali e gol annullati per colpe non sue, come a Firenze, prima che venisse sospesa la partita) ma anche di condizione fisica. Un’estate pesante smaltita solo con l’arrivo dell’inverno. Eppure la mancanza di gol pesava sul centravanti e sulla squadra. Tre gol nelle ultime 5 partite non hanno ancora guarito le statistiche (9 gol in stagione in 26 presenze; un anno fa erano già 19) ma sicuramente curato l’umore del capitano".
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