L'agente di Giacomo Bonaventura, Giocondo Martorelli, ha raccontato a Toscana TV l'incredibile ultima giornata di mercato: "Bonaventura non è andato alla Fiorentina perché i dirigenti viola non lo hanno mai cercato in maniera ufficiale. A me non mi hanno mai chiamato per intavolare una trattativa con il mio assistito. Non avevano il mio numero? No, ce l’avevano, ce l'avevano…".
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Ag Bonaventura: “No dei 2 contabili di Thohir, si stava facendo lo stesso. Poi…”
L’agente di Giacomo Bonaventura, Giocondo Martorelli, ha raccontato a Toscana TV l’incredibile ultima giornata di mercato: “Bonaventura non è andato alla Fiorentina perché i dirigenti viola non lo hanno mai cercato in maniera...
Poi Martorelli racconta nel dettaglio l'andamento della trattativa con l'Inter: "L’ultimo giorno di mercato eravamo bloccati negli uffici della famiglia Percassi che sono in corso Matteotti a Milano, a trecento metri dalla sede dell’Inter – ha aggiunto Martorelli – Gia’ da giorni prima i club che maggiormente erano vicini al mio assistito erano l’Inter ed in maniera forte il Verona, con Sean Sogliano che ha manifestato grande stima nei confronti di Bonaventura, e se fosse diventato d.s. del Milan, lo avrebbe portato in rossonero.
Tutto era legato alla cessione di Guarin al Valencia, questo era l’accordo fra Ausilio e l’Atalanta. Alle 19 mi chiama Ausilio e mi dice a prescindere dalla cessione di Guarin, volevano comunque portare a casa Bonaventura, perché sia lui che mister Mazzarri erano d’accordo su questa cosa.
Mi disse:’Dammi il tempo di parlare con Thohir che è in Indonesia e fra un’ora ci aggiorniamo’. Sembrava veramente in dirittura d’arrivo il trasferimento di Bonaventura all’Inter ma i due contabili nerazzurri a cui si affida Thohir non gli hanno dato il via libera per l’operazione e purtroppo Ausilio mi ha chiamato, mortificato, e mi ha detto che non avrebbe potuto portare avanti la trattativa, riservandosi un 10% di possibilità di tornare sul giocatore da quel momento, alla fine del mercato".
Poi è spuntato il Milan: "Il d.s. dell’Atalanta Marino saputo che era saltata la trattativa Biabiany-Zaccardo, ha avuto un contatto con Galliani, ed in brevissimo tempo, con il placet di Inzaghi, che è un grande estimatore di Bonaventura, ci hanno detto di andare subito nella sede del Milan’.
‘Il presidente dell’Atalanta ci ha messo a disposizione la sua macchina con l’autista per andare subito in sede al Milan e Galliani, a mia sensazione, aveva paura che ci fosse un cambiamento di rotta, ed era in contatto telefonico prima con Marino, poi con Bonaventura ed infine con me. Tutto il tragitto è stato in contatto con le parti in causa per l’affare, quasi sotto controllo.
Poi siamo arrivati nella sede del Milan e Galliani lì ha confessato pubblicamente che mai in 30 anni di attività è riuscito a concludere un’operazione in meno di un’ora anche per la grande predisposizione della famiglia Percassi, che voleva accontentare il ragazzo, dargli l’opportunità di andarsi a confrontare in un club così importante, che non finiro’ mai di ringraziare, e da parte nostra, di trovare l’accordo dal punto di vista contrattuale e dell’ingaggio’.
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