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Antonello: “Vogliamo rimanere a San Siro. Suning nella black list? Nessuna menzione, il mercato…”

Le parole del CEO dell'Intera dopo la conferenza di presentazione dell'inter Media House

Sabine Bertagna

Alessandro Antonello, CEO dell'Inter, ha parlato dopo la conferenza stampa del progetto presentato oggi al Centro Suning Centre. Tanti i temi toccati, dalla diffusione del brand Inter nel mondo allo stadio e al progetto per rinnovarlo (passando per il mercato): "Vogliamo crescere da tutti i punti di vista, questo è un progetto molto importante per la crescita del nostro brand nel mondo, per la crescita della nostra fanbase e di conseguenza anche per i nostri ricavi che sono assolutamente una pedina fondamentale della nostra strategia. Passiamo da -59 a -24 significa che il trend e la strategia in essere stanno dando i risultati sperati. Vuol dire che gli obiettivi che ci eravamo posti all'inizio della stagione li abbiamo raggiunti, il FPF sebbene non ancora certificato dalla UEFA lo abbiamo raggiunto, siamo sulla giusta strada."

Situazione stadio e San Siro? I tifosi sono veramente fantastici, ci stanno seguendo. L'anno corso abbiamo raggiunto il maggior numero di presenze medie allo stadio, quest'anno siamo partiti altrettanto bene. Il significato di essere interisti nel cuore lo stanno dimostrando tutte le domeniche. Per quanto riguarda San Siro il discorso è aperto con il Comune  e con il Milan. Dobbiamo discuterne perché San Siro è un assett fondamentale per lo sviluppo della città di Milano, però dall'altro lato lo sentiamo come casa nostra. Vogliamo rimanere a San Siro, vogliamo rinnovarlo.

Il Milan ha detto che abbiamo il doppio dei debiti?Preferiamo essere focalizzati sui nostri numeri, vogliamo guardare in casa nostra. Noi abbiamo la nostra strategia. Un'invasione di campo? Lascio a lei la definizione.

Suning fuori dalla black list per il mercato?Nessuno ha menzionato Suning nella black List. Oggi stiamo smentendo che Suning sia nella black list. Non capiamo il problema, non ci sono commenti particolari da fare. Stiamo operando in base agli obiettivi strategici che abbiamo, quello che sappiamo è che la strada è ancora lunga. Dal punto di vista sportivo dobbiamo raggiungere la Champions League, dal punto di vista economico c'è il FPF finanziario. Dai giocatori i tifosi possono ottenere soddisfazioni. Dobbiamo invitare la squadra a raggiungere risultati importanti per ricambiare l'affetto dei tifosi. Obiettivo Champions League. Sì come minimo.

Camminare con le proprie gambe?Nel calcio moderno tutti i club dovrebbero essere autosufficienti. Non c'è una società nell'industria mondiale che non stia in piedi se non perché è in grado di sostenersi. Logica diversa, noi abbiamo firmato un accordo con la UEFA e dobbiamo rispettarlo. Attraverso i risultati speriamo di raggiungere questi obiettivi autofinanziamento.

Mercato / Colpi straordinari dei quali si parlava in estate? "Sono state create delle aspettative, non ci sono state dichiarazioni ufficiali da parte del club verso una direzione di investimento che potesse andare al di là del FPF. Noi abbiamo in mente e chiare le restrizioni che il FPF ci dà, vogliamo rispettare le regole. Inter importante per Suning? Penso che già dai primi mesi il ritorno sull'investimento Inter sia stato immediato. La notorietà del brand Suning è planetaria grazie anche all'Inter. Ci continuano a sostenere, la speranza è avere anni di successo davanti a noi. L'Inter è un brand globale, tutto il mondo è Inter. Siamo fratelli del mondo, l'obiettivo è conquistare il mondo. Anche il mondo arabo ha bisogno di avere contenuti in lingua, ci penseremo."

(Inter TV)

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