"Ho fatto il calciatore, centrocampista, o almeno ci ho provato: tutte le trafile alla Pro Sesto, fino a quando la mia carriera è stata interrotta ufficialmente per un infortunio grave e io dico sempre che è stata la mia fortuna. Ho fatto calcio in modo diverso, avrei voluto fare l'allenatore, ma hanno capito che pure lì non era il caso..(ndr, sorride)".
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Ausilio: “Ero mediano alla Cambiasso. Poi…”
“Ho fatto il calciatore, centrocampista, o almeno ci ho provato: tutte le trafile alla Pro Sesto, fino a quando la mia carriera è stata interrotta ufficialmente per un infortunio grave e io dico sempre che è stata la mia fortuna. Ho fatto...
Attraverso il racconto esclusivo nella "Prima Serata" di Inter Channel, si arriva a scoprire dove l'attuale direttore sportivo dell'Inter, Piero Ausilio, abbia iniziato a muovere i primi passi nel mondo del calcio poco prima dell'arrivo della telefonata di Davide Aggio, colui che fu suo allenatore nei Giovanissimi e degli Allievi della Pro Sesto e che rivela: "Piero era un centrocampista alla Cambiasso, faceva già il dirigente in campo. Luca Castellazzi, attuale collaboratore di Leonardo, era vice-capitano di quella squadra. Qualcuno non crede al fatto che giocava a calcio? Certo, confermo tutto (ndr, sorride)".
La parola torna poi ad Ausilio, che spiega il percorso che lo ha portato a diventare l'attuale direttore sportivo del Club nerazzurro: "Non credo esista un solo modo per fare carriera. Ognuno ha la sua storia, per la maggior parte si tratta di giocatori che, chi più chi meno, hanno fatto carriera in serie A, B, C e poi in modo quasi naturale hanno trovato sbocco in questo senso. Che cosa deve fare un giovane che aspiri a diventarlo? Posso solo dire di dedicarsi con passione a quello che anche per me era un sogno. Ai tempi per me fu determinante il presidente della Pro Sesto (ndr, Giuseppe Peduzzi), io volevo allenare, lui era convinto che avevo delle qualità diverse e mi convinse, anche se non fu facile. Poi, ho cambiato percorso, ho iniziato a fare il responsabile del Settore Giovanile con Pierluigi Casiraghi che era responsabile tecnico, poi ho fatto anche esperienze vicine alla prima squadra della Pro Sesto e poi nel 1998 sono arrivato all'Inter come segretario. Non posso dire di non aver fatto gavetta...tra una cosa e l'altra sono quasi 20 anni che sono in giro. Questi sono sicuramente messaggi positivi, ce la si può fare anche al di là delle strade veloci".
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