Viaggi, osservazioni, relazioni, piani, progetti, accordi, contratti e tanta passione. Ci vuole anche, e soprattutto, questo per fare una professione, quella del direttore sportivo, quasi mai al riparo dalla critiche, ma oggetto anche di complimenti.
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Ausilio: “Santon e Balo, due eccezioni. Su Longo e Livaja vi dico che…”
Viaggi, osservazioni, relazioni, piani, progetti, accordi, contratti e tanta passione. Ci vuole anche, e soprattutto, questo per fare una professione, quella del direttore sportivo, quasi mai al riparo dalla critiche, ma oggetto anche di...
INNAMORATI - Sono quelli che, attraverso i messaggi dei tifosi riportati da Roberto Scarpini, arrivano a Piero Ausilio, protagonista della "Prima Serata" di Inter Channel dalle 21. "Noi ci impegniamo tutti i giorni, ma non è facile perchè bisogna anche considerare quella che è la concorrenza. Facciamo questo mestiere con grande passione e voglia, la grande spinta è data davvero dall'amore per questo lavoro. Com'è vivere l'Inter? Noi siamo innamorati di questa Società, di questo ambiente, è il piacere di stare insieme e vivere questo lavoro come la gioia più bella che ci potesse capitare".
TAGLI AI COSTI, MA... - E questo vale anche quando ci sono le critiche perchè - come spiega Ausilio - "quelle intelligenti possono anche essere costruttive, anche se le cose giuste fatte fino a qui sono state di più di quelle sbagliate. Poi, bisogna essere onesti, bisogna giudicare le operazioni messe a punto su un periodo medio-lungo, non si può pensare a una sola stagione o all'ultima. Quest'anno crediamo di aver fatto bene con le richieste che abbiamo avuto: pur dovendo andare a incidere sul taglio degli ingaggi, ad esempio, siamo riusciti a mantenere - se non addirittura migliorare - la competitività, grazie anche alla grande disponibilità e empatia che hanno dato e avuto i nostri giocatori con l'allenatore. Chiaro che possiamo migliorare, ma io credo che le operazioni fatte sono state fatte bene con un taglio del 50% sugli ingaggi".
ECCEZIONI E GIOVANI - Dal mercato al calcio giocato per scoprire che anche Piero Ausilio è un "sostenitore delle squadre B, da non confondere con un campionato riserve, che è in realtà soltanto un riportare la categoria della Primavera a quello che era il vecchio regolamento, dando quindi la possibilità a un '94 di avere anche un altro sbocco. La squadra B invece è quella che partecipa a un campionato, che affronta squadre in campo per fare risultato, per guadagnare a fine mese. Il meccanismo del campionato spagnolo è molto semplice, devi giocare, contano i punti, le vittorie... Come si arriva in prima squadra dalla Primavera? L'anomalia sta nei percorsi di Mario Balotelli o di Davide Santon, passaggi così sono una casualità perchè ne ricordiamo due e in 15 anni averne due è già un successo. Il percorso più normale tra Primavera e prima squadra prevede un passaggio in campionati minori. I nostri giovani? Per ognuno di loro è stato fatto un percorso che tiene conto di tante cose: ci sembrava eccessivo ad esempio trattenere in prima squadra sia Samuele Longo che Marko Livaja, quest'ultimo sta riuscendo a trovare spazio, ma ci sembrava eccessivo sacrificarli entrambi. Avevamo avuto l'esperienza di Coutinho all'Espanyol e ci aveva soddisfatto a pieno. Trovare un club disposto a investire su un ragazzo senza avere risvolti economici, ma soltanto tecnici, non è facile".
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