Anche contro la Roma, in Coppa Italia, ha dato un saggio delle sue qualità: corsa, grinta, tecnica, carisma. Un giocatore imprescindibile per l'Inter, ma la cosa si sa ormai da anni. Nicolò Barella è pronto ad alzare ancora di più i suoi standard in vista di questa seconda parte di stagione. La doppia sfida di Champions League la vedrà dalla tribuna per squalifica, e il pensiero lo "tormenta" da tempo. Proprio per questo motivo, come scrive il Corriere dello Sport, il centrocampista nerazzurro proverà a dare ancora di più nei prossimi impegni stagionali, a partire dalla gara di domani contro il Napoli:
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Barella sempre più leader: l’Inter non può farne a meno. E quel no al Napoli…
Il centrocampista nerazzurro è pronto ad alzare ulteriormente il suo livello in vista della seconda parte di stagione
"Sta studiando sempre più da leader, sull'esempio di Brozovic che in questi anni l'ha preso sotto l'ala protettiva. Nel mezzo, un titolo di campione d'Europa che vale già come consacrazione. E i gradi di irrinunciabile cuciti addosso, con la maglia dell'Inter. Per questo Nicolò Barella pensa e ripensa a quanto sarà pesante la sua assenza contro il Liverpool, e per domani a Napoli ha un carico di motivazioni triplicato. [...] Un passaggio da non sbagliare, le gerarchie del campionato rischierebbero di stropicciarsi se l'Inter dovesse sbandare. E' pronto a mettere di nuovo il turbo, Barella, per un'altra serata da protagonista".
Una sfida, quella contro il Napoli, che avrebbe potuto giocare a maglie invertite: "Alla sua maniera, quello che - tornando indietro di tre anni esatti - aveva fatto innamorare proprio il Napoli. Vicino a chiudere l'accordo Cagliari, salvo incassare il no di Barella che si oppose al trasferimento. Motivo? La volontà di restare in Sardegna, e raggiungere l'obiettivo salvezza con la maglia rossoblù. Fedeltà allo stato puro, anche di fronte alla chiamata di un grande club come quello di De Laurentiis. L'occasione della carriera sarebbe comunque arrivata di lì a poco. Perché l'Inter si era mossa per tempo, cercando un'intesa con i sardi nel tentativo di prenotare Barella. Che aveva già tantissimi occhi addosso. Ma anche dei margini di crescita che lo hanno portato a Milano nel momento giusto di una giovane carriera. L'asso del futuro, Barella, prima dello step dorato della scorsa estate che lo ha coperto di gloria all'Europeo".
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