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Bergomi: “Inter, Lukaku solo sfortunato. Ecco cosa servirebbe dal mercato”

Bergomi Inter
Le riflessioni dell'ex capitano nerazzurro a proposito di diversi temi importanti di casa Inter

Daniele Vitiello

«Quel 4 gennaio a San Siro in ogni caso ci si divertirà...». Beppe Bergomi pregusta già lo spettacolo di quell'Inter-Napoli che tanto dirà sulle ambizioni nerazzurre al rientro dalla sosta. Ne ha parlato nella lunga e interessante intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole:

Bergomi, cosa dà (o toglie) il Qatar a Simone Inzaghi?

«L’unico in difficoltà è Lautaro: per aiutare il più possibile Messi nelle prime partite si è un po’ snaturato. E l’ho visto pure in difficoltà fisica: spero che il suo Mondiale decolli e poi torni carico per l’Inter. In coppia con Lukaku il Toro è troppo importante».

Lukaku

Ecco, Lukaku: dopo il k.o. in Qatar non vede pure lui in crisi?

«Vado controcorrente, penso che sia solo stato sfortunato. Nonostante non giocasse da tempo, ha trasformato il Belgio. Ora l’Inter ritrova un giocatore che ha fatto passi avanti dal punto di vista fisico, anche se un’altra partita al Mondiale gli sarebbe servita... Se sta bene, è ciò che serve a Inzaghi, l’uomo decisivo da qui alla fine».

L’Inter ha salutato Onana in ascesa e se lo ritrova giù di morale dopo che è stato cacciato in malo modo dall’ex nerazzurro Eto’o...

«Penso abbia il carattere giusto per farsi scivolare addosso la negatività. Il residuo di uno scontro così grosso non è da sottovalutare, ma Onana è un ragazzo positivo: ha cambiato l’Inter. Nonostante io abbia sempre difeso Handa, la sostituzione in porta serviva».

Quanto sarebbe importante ricominciare avendo risolto definitivamente il caso Skriniar?

«È un professionista tale che riuscirà a dare tutto, separando il campo da ciò che gli gira attorno. È chiaro che il contratto di Milan andrebbe rinnovato, anche se servisse solo a preparare una futura vendita, come fatto l’anno scorso dal Torino per Bremer».

Si aspetta un’Inter che a gennaio sistemi i suoi guai difensivi?

«È una squadra fragile emotivamente e senza tanto equilibrio: le ultime gare le ha fatte bene con una mediana tutta offensiva e con Calha come piacevole sorpresa da regista. Il ritorno di Brozovic sarà importante, ma la squadra concederà sempre qualcosa: è costruita così. E poi tutti dicono che sia forte fisicamente, ma per me non lo è: rischia ad ogni ’angolo perché fa fatica ad accoppiarsi, avendo 5 giocatori alti e 5 piccoletti».

E dal mercato si aspetta qualcosa di risolutivo?

«Se davvero dovesse andare via Gosens, allora servirebbe un esterno che salti l’uomo. Non esistono altri Perisic, ma sarebbe utile un laterale da uno contro uno».

Ma è fattibile ancora la rincorsa al primo posto?

«La vedo difficile realisticamente con questo Napoli: bisogna batterlo il 4 gennaio, lanciare un messaggio, e poi fare filotto».

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