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Biraghi: “Inter, il mio sogno. Mourinho un Dio, ricordo i calci di Materazzi…”

Tra i giovani di proprietà dell’Inter c’è anche Cristiano Biraghi, esterno difensivo in prestito al Granada. Il giocatore ha parlato ai microfoni di Goal.com anche della società nerazzurra: “Sono entrato nel vivaio interista...

Andrea Della Sala

Tra i giovani di proprietà dell'Inter c'è anche Cristiano Biraghi, esterno difensivo in prestito al Granada. Il giocatore ha parlato ai microfoni di Goal.com anche della società nerazzurra: "Sono entrato nel vivaio interista che ero giovanissimo e per me era già un sogno perché sono tifoso dell'Inter da sempre. Quando ho esordito in Champions League (Inter-Twente, 24 novembre 2010) per me è stata un'emozione indescrivibile, a ripensarci oggi mi vengono ancora i brividi. Ma solo il fatto di respirare l'aria della prima squadra era qualcosa di speciale, mi sembrava di volare. Ho avuto la fortuna, poi, di vivere gli anni del Triplete, guardavo Mourinho non come se fosse il mio allenatore, ma il mio Dio"

Biraghi si è soffermato sull'Inter del Triplete: "Era una squadra pazzesca con giocatori plurititolati eppure umili, sempre pronti a darti un suggerimento. Capitan Zanetti era sempre prodigo di consigli per noi giovani, e non era certo obbligato considerato il suo curriculum. Ricordo ancora i “calci in culo” di Materazzi, che quando facevi qualcosa di buono ti incoraggiava, ma quando sbagliavi non mancava di fartelo notare. Certo, da una parte essere aggregato ad una rosa così forte era anche una sfortuna, perché spazio non ce n'era, ma solo ricevere consigli da gente come Zanetti, Materazzi, Cambiasso, Samuel, Cordoba, era tanta roba. Poi io mangiavo con gli occhi Maicon, ai tempi - e secondo me ancora oggi - il terzino più forte al Mondo".

Sul suo futuro: “Oggi non ci penso, sarei un pazzo a farlo visto che sono qui a Granada e stiamo ancora lottando per un traguardo importante. A fine stagione vedremo quali saranno le intenzioni dell'Inter visto che ho ancora due anni di contratto e valuteremo insieme cosa sarà meglio per tutti. Ovvio che se dovessero decidere di puntare su di me sarei l'uomo e il calciatore più felice del Mondo, anche perché il mio sogno, da sempre, è quello di vestire la maglia dell'Inter. L'ho già vestita da “ospite”, diciamo, ora mi piacerebbe farlo anche da protagonista".

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