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Blanc: «Non busserò per un rinnovo con la Francia. Davanti a una proposta…»

Il ct della Nazionale francese Laurent Blanc ha concesso al quotidiano transalpino Le Parisien una lunga intervista in cui parla di molte cose, tra cui anche il suo prossimo futuro. Riportiamo i passaggi principali. C’è un sentimento più...

Lorenzo Roca

Il ct della Nazionale francese Laurent Blanc ha concesso al quotidiano transalpino Le Parisien una lunga intervista in cui parla di molte cose, tra cui anche il suo prossimo futuro. Riportiamo i passaggi principali.

C'è un sentimento più forte nel calcio che vincere qualcosa con la Nazionale francese?No, è il massimo. Faccio questo mestiere per vincere. È la cosa che mi dà la carica, ancora più forte di quando giocavo con la maglia bleu.

Non crede di essere arrivato troppo presto sulla panchina francese?Non si può decidere l'età in cui arrivare. Sarebbe un po' pretenzioso da parte mia. Avrei potuto assumere l'incarico anche prima, nel 2004, ma non l'ho fatto per diverse ragioni. Ora ho accettato perché non sono sicuro che ci sarebbe stata una terza chance. È giunta in un momento particolare della mia vita e mi ha permesso di avere del tempo per accompagnare mio padre (morto dopo una lunga malattia nel 2011, ndr). È una cosa molto personale.

La vediamo poco negli stadi. Come lavora di solito?Il mio preparatore fisico ha tutte i dati in via informatica degli ultimi 45 giorni. Tutto è aggiornato dopo ogni weekend. Quanto a me, ho un programma che mi consente di vedere tutte le partite sull'iPad.

Può spiegarci meglio?Se voglio vedere tutte le partite dell'Islanda (prossimo avversario dei bleus il 27 maggio), posso. Durante la settimana di Champions League, guardo da dieci a quindici partitei. Sto anche pensando di acquistare un secondo televisore, ne ho solo uno a casa. Per fortuna, mia moglie guarda poco la televisione, legge molto. Alcuni sabati, comincio alle 14 e finisco a mezzanotte col campionato spagnolo. Così posso vedere più partite, se mi spostassi vedrei solo un incontro.

All'inizio del suo mandato, è venuto un preparatore mentale a redigere i profili dei giocatori, perché?Credo molto in questo aspetto. Per raggiungere un livello molto molto alto, manca ancora uno studio approfondito a livello psicologico. Mente, psicologia, sono parole che fanno paura ma se possono aiutare per la professione o la vita delle persone, perché no? Nei prossimi 10 anni questo tipo di lavoro vedrà luna grandissima evoluzione negli sport collettivi.

Firmerà per l'Inter o per il Chelsea?(Ride) Fa sempre molto piacere essere apprezzato dai grandi club. Ma il mio obiettivo è l'Europeo. Penso solo a questa competizione, dico questo non come dichiarazione di facciata ma perché lo penso davvero. Sento spesso dire che è il capo che decide di prolungare o meno il contratto di un giocatore o un allenatore che sta scadendo. Sono d'accordo ma c'è anche il salario che gioca un fattore determinante in questa scelta.

Quindi potrebbe firmare prima o durante l'Europeo?Sì. La mia intenzione è di continuare con la Nazionale francese. Non ho cambiato idea, ma la situazione attuale è che non mi è  ancora stato proposto nulla. Non sono il tipo che va a bussare alle porte per chiedere un rinnovo. Questo punto vorrei che fosse chiaro e preciso. 

Cosa la potrà condurre a firmare per un club?Il fatto che le posizioni restino congelate con la Federazione e che mi venga proposta una sfida fantastica. In quel momento potrei decidere di andare in un club. Ma non siamo a quel punto ora.

Noël Le Graët (presidente della FFF, ndr) vi ha proposto un prolungamento contratuale di 4 anni, fino a Euro 2016, perché l'ha rifiutato?Perché non abbiamo raggiunto tale obiettivo. Sono un uomo che ragiona a obiettivi.

Si sta mordendo le dita per non averlo accettato?No.

Non trova che sia degno di stupore il fatto che lo stesso presidente ora abbia cambiato idea su tale prolungamento?Il mio stupore è pari al vostro.