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Bolingbroke: “Voglio l’Inter fissa in CL. Mancio vincente. E Milano non è…”

E’ un po’ l’uomo nuovo, non solo dell’Inter, ma del calcio italiano. Michael Bolingbroke è in Italia dal luglio 2014 e a lui il presidente Thohir ha affidato il ruolo di CEO (Chief Executive Officer). Intervistato dalla Gazzetta dello...

Riccardo Fusato

E’ un po’ l’uomo nuovo, non solo dell’Inter, ma del calcio italiano. Michael Bolingbroke è in Italia dal luglio 2014 e a lui il presidente Thohir ha affidato il ruolo di CEO (Chief Executive Officer). Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato di Inter a 360°:“Perché ho scelto l’Italia? Al Manchester ho trascorso un fantastico periodo della mia vita ma era arrivato il momento di una nuova sfida. E’ interessante questa prospettiva: per me l’Inter è un club di Champions League, perché pur non giocandoci da alcuni anni, come tutti i brand calcistici, il suo appeal resiste a lungo nel tempo. Quando pensi all’Internazionale continui a pensare a quello. E quello che voglio è che questo club torni in pianta stabile in Champions: non per un anno soltanto ma per tanto tempo. E’ vero che c’è la crisi ma l’Italia è una delle più importanti economie del mondo e Milano è una città vibrante con un’enorme reputazione. A Manchester la gente veniva solo per il calcio, Milano è differente, è una delle città più visitate d’Europa, c’è la Scala, c’è la moda e c’è pure il calcio.

L’Inter è da Champions già da quest’anno? E perché no? Ci sono due strade, con due dinamiche diverse. Può arrivare con il terzo posto oppure vincendo l’Europa League. Ripeto: perché no?

Perché abbiamo scelto Mancini? Semplice: Mancini è un vincente. Non mi riferisco solo al suo passato nell’Inter, ma a quello che ha fatto con il Manchester City. Io stavo dall’altra parte e ho potuto osservare come ha trasformato la mentalità di quella squadra. Era un club a metà classifica e lui l’ha portato a vincere. Se eravamo già amici in Inghilterra (sorride, ndr)? Ci conoscevamo...».