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Borja Valero, sindaco a Firenze e uomo immagine a Milano. Fuori lui l’Inter perde la bussola

Il centrocampista dell'Inter si è fatto trovare pronto quando Conte ne aveva bisogno e ieri al Franchi è stato senza dubbio il migliore in campo

Andrea Della Sala

Ieri sera al Franchi, di fronte alla sua ex squadra, una grande prestazione di Borja Valero. Lo spagnolo non solo ha segnato, ma è stato il migliore in campo con le sue giocate. Dopo un lungo periodo di panchina, Borja ha saputo farsi trovare pronto nel momento in cui l'Inter ne aveva bisogno.

"L’Inter che si butta via a Firenze non aveva la testa bella cocciuta – oltre che senza capelli, ma il look è un’altra cosa – per andare incontro al destino come l’ha fatto Borja Valero: sostituito lui (per un affaticamento muscolare da verificare), dentro il 17enne debuttante Agoumé, bussola persa. Un caso o forse no. Lui che sotto la Fiesole, respirando l’aria di Firenze che ti accarezzava come fosse primavera, ha segnato e chiesto scusa, ha esultato e poi detto no, ha urlato e poi è rimasto zitto, sorridendo senza darlo a vedere.

Che strana storia, far gol per Antonio Conte di fronte a Vincenzo Montella e Daniele Pradè, gli uomini che da queste parti l’hanno introdotto. Poi sì, è diventato sindaco, poi sì l’ha scritta lui la storia. Ha provato pure a tornare viola, ultimo capitolo della scorsa estate, ma quei pianeti che ieri sera si sono allineati per una su rete - in Serie A non gli capitava da 19 mesi, 6 maggio 2018 - si sono appena sfiorati, questione di soldi e di momenti", si legge su La Gazzetta dello Sport.

"Ieri sera dribblava che pareva aver truccato la carta d’identità, cuore vero di una squadra che ha dovuto scavare ancora più giù per trovare un briciolo d’energia. La risposta in classifica alla Juve l’aveva costruita tutta Borja Valero, fotografia da prima pagina, la copertina che Antonio Conte avrebbe scelto per il calendario di queste prime 16 giornate. L’ultimo delle riserve – non è un’offesa, è un dato statistico, essendo l’ultimo in ordine cronologico a esser entrato nell’Inter, insieme a Dimarco e ieri ad Agoumé – è stato il primo a scaldarsi: dribbling e palla in buca d’angolo, mentre gli altri 21 in campo ancora devono capire la partita. Sindaco a Firenze, uomo immagine a Milano. A centrocampo a gennaio arriverà almeno un rinforzo. La speranza per Conte è che dimostri la stessa professionalità di Borja", aggiunge il quotidiano.

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