Non parla quasi mai ed è per questo motivo che l’Intervista rilasciata alle pagine di Libero, potremmo definirla quasi una rarità.Marco Branca si racconta a Fabrizio Biasin e spiega le scelte fatte in passato (in relazione al mercato) e quella che sarà la prossima Inter. Riportiamo di seguito alcune delle dichiarazioni rilasciate dal direttore dell’area tecnica della squadra nerazzurra:“Il nostro obiettivo principale da un paio di stagioni è sempre lo stesso: ridurre il monte ingaggi e gettare le basi per una squadra competitiva. Per questo motivo, prima di poter prendere impegni economici dobbiamo capire su che basi possiamo contare, al momento sono poche le squadre che possono fare mercato”Fabrizio Biasin fa notare a Branca le critiche che qualcuno gli ha riservato in questi anni e lui si difende così:“Premesso che accetto sempre le critiche, ho un preciso obiettivo che mi è stato dato dal club: ridurre il monte ingaggi e contemporaneamente essere competitivi nella lotta sportiva. Lo sto perseguendo in maniera concreta e graduale (monte ingaggi ridotto di 48 milioni nell’ultimo anno). Con l’avvento di Platini l’aspetto economico e di bilancio è diventato centrale. Sommato alla crisi globale obbliga la società ad avere un’attenzione maniacale alla voce “spese”. Tradotto, significa fare sacrifici: di questo non è contento nessuno, ma è un serio dovere a cui dobbiamo sottostare.C’è chi dice che lei sia un raccomandato, incalza Biasin:
primo piano
Branca: “Schelotto? Vi spiego. Raccomandato per 10 anni? Sneijder…”
Non parla quasi mai ed è per questo motivo che l’Intervista rilasciata alle pagine di Libero, potremmo definirla quasi una rarità.Marco Branca si racconta a Fabrizio Biasin e spiega le scelte fatte in passato (in relazione al mercato) e quella...
“Sono abituato alla concretezza e ai fatti. Le raccomandazioni in genere funzionano all’inizio di una carriera, non durano 10 anni”Tiene banco ancora il caso Sneijder, la modalità di gestione del calciatore olandese ha fatto molto discutere e Branca argomenta dettagliatamente anche il motivo di quella decisione e di quella famosa dichiarazione rilasciata ai tempi.“Per Sneijder in realtà non abbiamo mai ricevuto offerte ufficiali se non dal Galatasaray. Dopo il triplete non c’è stata nessuna offerta. Noi eravamo contenti al punto che abbiamo ridiscusso e prolungato il contratto. La scorsa estate Wesley si è presentato in ritiro magro, in forma, motivato, capitano della sua nazionale. Si è fatto male contro il Chievo. A dicembre per questioni legate al suo contratto gli ho chiesto un incontro: volevo discutere di una eventuale”spalmatura”. Avrebbe guadagnato qualcosa in più ma allo stesso tempo avrebbe alleggerito l’incidenza economica stagionale del club. Non ha accettato l’incontro, ma era un suo diritto. Noi dovevamo comunicare che per problematiche economiche uno dei nostri migliori giocatori era sul mercato. Grazie a quell’annuncio si è fatta avanti una società concreta e corretta: Il Galatasaray. Loro hanno soddisfatto le nostre esigenze e quelle di Wes. L’abbiamo venduto per 7,5 milioni ed alla fine abbiamo fatto una piccola plusvalenza”Poi si inizia a parlare dell’Inter attuale, di Mazzarri e di quelle che sono le idee del nuovo tecnico e rispunta il nome di Paulinho“Ci sentiamo tutti i giorni, siamo d’accordo su tutto, sul tipo di pedine che servono all’Inter per tornare ad essere competitiva. Poi, ovvio, speriamo di riuscire ad accontentarlo anche nei nomi. Paulinho ci interessa ma ora devo esclusivamente pensare a ridurre la rosa”In chiusura non può mancare qualche battuta su Stramaccioni e sulle scelte di scambiare Schelotto con Livaja e comprare Rocchi
“Stramaccioni ha fatto il massimo, purtroppo sono cose che succedono a chi si mette in gioco, Rocchi lo abbiamo pagato 300 mila euro ed ha fatto più di quello che dovesse fare. L’affare Livaja-Schelotto, nasce da una precisa richiesta tattica del mister:Voleva un esterno destro d’attacco. Abbiamo coniugato la crescita di un nostro giovane con la necessità di abbattere il costo di acquisto del cartellino di Schelotto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA