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Branchini: “Spalletti resta all’Inter. Icardi-Dybala non è fantacalcio. Ronaldo? C’era anche la Lazio”

Il noto agente è stato intervistato da Tuttosport

Marco Macca

Una lunga intervista, rilasciata ai microfoni di Tuttosport, per raccontare vari aneddoti del suo lavoro di procuratore e per proiettarsi al futuro mercato. Giovanni Branchini, noto agente di livello internazionale e fautore del trasferimento di Ronaldo all'Inter, ha toccato vari temi, rivelando numerosi retroscena:

MOGGI - "È stato difficile con Moggi, che pure era un amico e con il quale ci siamo perfettamente chiariti. Ma lui in quel momento pretendeva un certo tipo di “fedeltà” che io non potevo garantirgli".

RONALDO ALL'INTER L'AFFARE PIU' COMPLESSO? - "Il più cruento. Il Barcellona ha sempre pensato di essere al di sopra di tutto e di poter dettare ogni volta le condizioni. Io mi picco di essere stato il primo a “inventare” la clausola rescissoria. Nel contratto feci in modo che ci fosse una serie di clausole - assolutamente legali - per avere la possibilità/certezza di uscire. E al momento opportuno le facemmo valere. Ronaldo voleva un contratto senza diritti d’immagine, senza troppe voci legate all’ingaggio e all’Inter depositammo un unico contrattino federale molto chiaro: lo stipendio punto e basta. Ronaldo voleva questo tipo di chiarezza. Sì, ci provò anche la Lazio. Cragnotti andò in Brasile per parlare con i miei soci. Noi portammo le proposte a Ronaldo e lui scelse l’Inter".

MAROTTA - "Lui contro Cristiano Ronaldo alla Juve?. Non me ne sono mai accorto. Se l’ha fatto, deve essere successo in privato. Perché il presidente, lui e Paratici hanno lavorato sempre in grande sintonia".

CALCIO ITALIANO - "Non siamo in salute. Tutti hanno intuito la patologia ma nessuno interviene. Abbiamo vissuto come un dramma l’eliminazione al Mondiale, da 9 anni non vinciamo una Coppa, da 15 non tiriamo fuori un vero campione, ma nessuno si sente responsabile. Dieci anni fa Chiellini era considerato un ottimo giocatore, ora è un insostituibile. È tutto un sistema che non funziona, a partire dalla gestione dei giovani, delle loro carriere, dell’ingerenza delle famiglie. E poi ci sono le colpe dei media, ovvero la sete di trovare campioni da raccontare. A volte vengono celebrati, come campioni, giocatori che ancora non lo sono e magari, anche per questa sovraesposizione, non lo saranno mai".

ALLEGRI O ADANI? "A mio parere, c’è un errore di fondo. Alla fine di una partita, un allenatore - ancora sotto stress - dovrebbe essere intervistato sulla partita, per spiegare una scelta, una decisione. E l’interlocutore può dissentire, fare una critica, ha il diritto di dire all’allenatore che ha sbagliato impostazione. Ma che un allenatore, a fine partita, debba star lì ad ascoltare una generica lezione di tattica mi sembra eccessivo".

ALLEGRI - "Se resterà alla Juventus? La Juve è contenta di lui e lui ha il massimo rispetto della Juve. Penso proprio di sì. I presupposti ci sono tutti, ma proprio per la qualità del rapporto che esiste tra di loro saranno importanti gli incontri che avranno. Non credo sia questo il punto. L’obiettivo unico di questi incontri è avere un’identità di vedute su obiettivi e programmi futuri".

SPALLETTI - "Sì, resterà all'Inter".

CONTE - "Alla Roma? Con il rapporto che c’è tra la famiglia Conte e Petrachi, direi che la cosa è molto probabile".

ZANIOLO - "Sì, resta alla Roma. Non credo che voglia cambiare squadra con la stessa facilità con cui cambia procuratore".

QUARTO POSTO - "Mi piacerebbe il Torino del mio assistito Sirigu, che si sta confermando in questo momento il miglior portiere italiano. Io penso che Donnarumma abbia tutto per diventare un fenomeno, ma forse sarebbe stato meglio dargli il tempo di crescere, facendo l’Europeo Under 21, invece di battezzarlo titolare della Nazionale. Gasperini? Penso che Gasperini meriti una grandissima squadra da allenare, perché all’Inter è come se non ci fosse mai stato. Non è stato messo nella condizione di far bene".

CHIESA  ALLA JUVE? - "Sì, ma la Juve dovrà prima portare a termine alcune cessioni".

SCAMBIO ICARDI-DYBALA - "Dybala? La sua cessione è stavolta possibile. Non credo sia contento lui e non credo sia contenta la Juve di questa stagione. Lo scambio con Icardi non è fantacalcio, perché tutti avrebbero la possibilità di guadagnare da uno scambio del genere".

BARELLA - "Giocatore straordinario. Mi ricorda Scholes. E penso che possa andare proprio al Manchester United".

TONALI - "Col Brescia in A, considerando l’affetto che Cellino ha per i suoi campioni, lo vorrà far crescere ancora un po’, tenendolo almeno per un anno".

INSIGNE - "Forse lascerà il Napoli è fondamentale che resti Koulibaly. E se andasse via Insigne arriverebbe uno importante. Chi? Diego Costa. Un altro che potrebbe venire in italia? James Rodriguez. Uno così sarebbe utile a tutti. A tutti quelli che volessero un trequartista o una seconda punta di grandissima qualità".

(Fonte: Tuttosport)

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