Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, Calleri sarebbe già stato ceduto dal Boca al Deportivo Maldonado, società uruguaiana (di proprietà di un fondo, lo Stellar) in passato già dentro alcune voci di giri veri o fittizi nella compravendita di giocatori.Ora la domanda sorge spontanea: un giocatore in piena crescita può restare a giocare in Uruguay? Assolutamente no. Ed è qui che la situazione diventa interessante. Perché naturalmente il Deportivo Maldonado viene tempestato di chiamate: dal Chelsea al Tottenham (che avrebbero problemi per la concessione del permesso di lavoro, obbligatorio in Inghilterra), dall’Inter al Bologna stesso che chiede un prestito con diritto di riscatto sentendosi rispondere che sarebbe preferibile una cessione definitiva.
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Calleri ceduto in Uruguay: è del Depor! Il giro è complicato: il piano Inter…
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, Calleri sarebbe già stato ceduto dal Boca al Deportivo Maldonado, società uruguaiana (di proprietà di un fondo, lo Stellar) in passato già dentro alcune voci di giri veri o fittizi nella...
Fra Deportivo Maldonado e Inter, però, la chiacchierata prosegue in un certo modo: il ds Ausilio palesa l’interesse per il giocatore per giugno, non fa promesse ma è chiaro che dentro di sè pensa che un test di 6 mesi in Serie A potrebbe essere la soluzione migliore per poter avviare un futuro discorso su basi concrete. In pratica: se l’Inter vede che il giocatore (alla Salah) sa ambientarsi in Italia, allora farà l’investimento. Se invece sarà tutto diverso, niente da fare. In sostanza dunque lo scenario possibile porta a pensare che i buoni rapporti fra Inter e Bologna potrebbero far arrivare la punta argentina a gennaio da Donadoni che cerca un’altra prima punta. Magari proprio con la formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto. O con l’acquisizione definitiva. Poi l’Inter, in attesa di vedere gli eventuali 6 mesi italiani di Calleri, deciderà. Se uscire da questo suo attivissimo dietro le quinte e agire per luglio.
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