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Cambiasso: “Ho detto no alle altre, sono felice con l’Inter. Destro, Palacio, Silvestre e…”

Esteban Cambiasso ha concesso un’intervista al Corriere dello Sport. Il centrocampista argentino parla di scudetto mettendoci la faccia come sempre. Racconta di un’Inter che non ha nessuna intenzione di cedere il passo alle avversarie....

Eva A. Provenzano

Esteban Cambiasso ha concesso un'intervista al Corriere dello Sport. Il centrocampista argentino parla di scudetto mettendoci la faccia come sempre. Racconta di un'Inter che non ha nessuna intenzione di cedere il passo alle avversarie. Parla dei nuovi acquisti, delle offerte a cui ha detto di no per restare in nerazzurro e di tanto altro. Ecco le sue parole: 

Sarà la nona stagione all'Inter, come la vivrà?

"Con tanta voglia e grandi aspettative, indipendentemente da come è andata la stagione precedente, si riparte sempre con entusiasmo. Penserò all'ultima stagione come ad un'annata negativa in cui le cose non sono andate come volevamo. Poteva starci dopo sette anni di successi, prima o poi doveva succedere...". 

E' stato un anno in cui lei è stato messo in discussione, la ferita è ancora aperta?

"Mi è successo sempre di essere messo in discussione, soprattutto nelle grandi squadre. E se non mi sentissi così sarebbe l'inizio di un fallimento, rilassarsi nel calcio non è una cosa buona. Quanti agli applausi ironici per la mia sostituzione contro il Catania posso dire solo che alla gente hanno fatto credere cose che con il campo non c'entravano nulla. Ma io l'amore del popolo interista ho continuato a sentirlo". 

L'Inter ce la farà a riconquistare l'amore della sua gente?

"Ci sono stati dolori e delusione, ma l'amore per l'Inter non passa mai ai tifosi e lo abbiamo capito a Pinzolo". 

Ha mai pensato di lasciare Milano?

"Anche io ho ricevuto delle offerte, prima e dopo il Triplete, ma non ho accettato perché all'Inter sto bene. Non dico chi si è fatto avanti. Dico solo che chi mi conosce sa che sia all'Inter che all'Indipendiente ero e sono a mio agio, dentro e fuori dal campo". 

Vi siete rinforzati quest'anno?

"E' come parlare di fantascienza. Tutto sarà più concepibile nel momento in cui entreremo in campo". 

Si può parlare di scudetto? 

"L'Inter può farlo, deve farlo sempre. La differenza con le altre? In un campionato lungo i veri valori vengono fuori. La Juventus si è rinforzata sul mercato, ma quest'anno avrà la Champions". 

Quest'anno lei e l'Inter dovrete farne a meno...

"Ne ho fatto a meno per setti anni, perché se non la vinci è come non giocarla. Per il club c'è un danno economico. Ma baratterei due o tre mancate qualificazioni con un'altra vittoria della Coppa". 

Sta per arrivare alla 350esima presenza in nerazzurro...

"Io preferisco contare più i 15 titoli vinti".

In panchina, come Team Manager ci sarà Cordoba, che impressione le fa?

"Ha cambiato ruolo, ma la barca è una sola e lui sarà importante anche da dirigente".

Cosa risponde alle voci sul clan argentino?

"Mi è capitato di restare fuori in partite cruciali come Marsiglia e Juventus e un anno fa non ho giocato neanche contro lo Shalke...". 

Con gli addii ai suoi compagni del Triplete è finito un ciclo?

"I cambiamenti possono starci. Anche al Milan ci sono stati tanti addii, per il calcio italiano adesso è più difficile competere con quello estero...". 

Cosa ne pensa di Palacio in coppia con Milito?

"Non so se faranno coppia, bisognerà vedere come intende metterci in campo il mister". 

Ma Palacio è arrivato tardi all'Inter?

"No, non credo. Altrimenti avrebbe preso... una multa!!". 

Silvestre?

"E' forte di testa ed ha ottime doti da difensore". 

Destro secondo lei è migliorato? 

"Giocherà in una grande squadra, ma non vi darò il titolo dicendo che è da Inter: io non faccio mercato...".