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Caso Sneijder, la Fifpro è dura: “Hanno chiesto a Wes di…”

Il sindacato mondiale dei calciatori, la FIFPro, in persona del suo presidente, l’avvocato Leo Grosso, ieri ha preso le difese di Wesley Sneijder. La vicenda ormai è risaputa, l’Inter ha cheisto all’olandese di allungare il...

Riccardo Fusato

Il sindacato mondiale dei calciatori, la FIFPro, in persona del suo presidente, l'avvocato Leo Grosso, ieri ha preso le difese di Wesley Sneijder. La vicenda ormai è risaputa, l'Inter ha cheisto all'olandese di allungare il contratto di un anno e spalmarsi l'ingaggio. La cosa ha scatenato la reazione del sindacato; Leo Grosso sbotta: "Il sindacato dei calciatori professionisti segnala un numero crescente di giocatori che vengono messi sotto pressione per prolungare il contratto. I due esempi più eclatanti in questo momento sono Wesley Sneijder e Fernando Llorente (Athletic Bilbao): il contratto di Sneijder scade nel 2015, l’Inter ha proposto al calciatore di prolungare il suo contratto fino al 2016 ma di spalmare, mantenendo lo stesso salario. In altre parole ha chiesto a Sneijder di giocare un anno in più senza ricevere un compenso economico. Sneijder ha rifiutato e da quel momento il tecnico Stramaccioni lo ha lasciato fuori dai convocati.  Un fenomeno del genere non è nuovo, e per noi suona l’allarme: Fifa e Uefa devono venirne a conoscenza. Un club forza un giocatore con un contratto vicino alla scadenza a firmarne un altro, e se costui rifiuta finisce in tribuna o panchina. I giocatori devono rispettare contratti e club, ma perché non dovrebbe essere il contrario? Wesley Sneijder non ha mica puntato la pistola alla testa dei dirigenti interisti per farsi fare questo contratto, gli è stato offerto consapevolmente. Se si vuole offrire un contratto più basso è necessario farlo solo alla fine del suo contratto in essere».